Stoppa: "Per poter parlare di tradizioni bisogna viverle"

Una serata all'insegna di racconti, cibo e balli sulle tradizioni legate al culto di santa Lucia

Maria Napolitano
10/12/2018
Attualità
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Una serata vissuta all'insegna delle tradizioni di questa terra quella vissuta domenica 9 dicembre presso la “Casa di pietra” in contrada Ributtini a Cupello. Il leitmotiv dell'evento è stato “Gli occhi velati di santa Lucia”.

L'evento è stato organizzato dalla Banda di Eugenio, l'associazione nata per realizzare opere benefiche in ricordo di Eugenio Di Petta. "Questa è una serata che sarebbe piaciuta molto a Eugenio "- ha introdotto la conferenza il presidente dell'associazione Tommaso Mariani.

Il pomeriggio è iniziato con il prof. Emilio Di Paolo che ha ricordato alcuni proverbi legati al culto della santa venerata in tutto il mondo il 13 dicembre . 

Il professor Francesco Giovanni Maria Stoppa è riuscito a coinvolgere e ad appassionare tutti i presenti all'evento alle tradizioni teatine con la sua grande cultura sugli usi, costumi e ricette di una volta. Tante le curiosità e i collegamenti storici, popolari e culturali legati a questa santa venuti fuori durante il suo intervento. Per poter capire fino in fondo le tradizioni bisogna viverle in prima persona: "se non conosci un ballo, un canto e non sai fare almeno un piatto del tempo, non puoi capire questo mondo". I contadini non conoscevano il solfeggio e nei cori andavano esclusivamente a orecchio. ognuno doveva cercare il momento giusto in aggiungersi.

Era presente anche una rappresentanza della Compagnia Tradizioni Teatine (CATA -Centro di Antropologia Territoriale degli Abruzzi) in costume folcloristico  che si è esibita con canti e balli tipici.

Il seminario è stato accompagnato da una cena con le ricette contadine tratte da "Il cuore della Rondinella" a cura di donne in campo gruppo femminile affiliato alla Confederazione Italiana Agricoltori. Il libro, scritto dallo stesso Stoppa, non ha una bibliografia perché è basata sul racconto delle persone che praticano le tradizioni. La cucina tradizionale include tutto un discorso di filiera che coinvolge tutti i processi produttivi delle materie prime.

L'associazione ha donato al professor Stoppa il dolce di Santa Lucia realizzato da un panificio di San Salvo.

Erano presenti anche i sindaci di Cupello, Emanuele Marcovecchio e di San Salvo Tiziana Magnacca.

Intrecciare la propia vita, i propri affetti e i propri sentimenti alla tradizione è una cosa giusta e bella. (Francesco Giovanni Maria Stoppa)

Montaggio video Nicola Palma Ucci

Le ultime 20 foto sono di Floriana Catalano

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