Depuratori a Celenza, problema irrisolto

Francesco Bottone
23/01/2008
Territorio
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CELENZA SUL TRIGNO - Si è tenuto nella mattinata di ieri l'incontro tecnico tra il sindaco del comune trignino, Andrea Venosini, e i tecnici della ditta Sasi, il gestore unico del servizio idrico integrato, sulla delicata questione dei depuratori non funzionanti. Nei giorni scorsi, all'interno degli impianti, sono state trovate dieci carcasse di cane in avanzato stato di decomposizione. La macabra scoperta, sulla quale i Carabinieri della locale stazione stanno investigando ancora in queste ore, ha riportato di attualità la problematica del non corretto funzionamento degli impianti di depurazione delle acque di Celenza sul Trigno. Una questione di inquinamento e di salute pubblica che interessa non solo il centro trignino, ma numerosi altri centri dell'Alto Vastese. Non mancano casi di depuratori non funzionanti o addirittura non collegati ai collettori della rete fognaria. Esempio eclatante a Schiavi di Abruzzo, dove i due depuratori realizzati spendendo oltre seicentomila euro di denaro pubblico, fondi regionali, non sono mai entrati in funzione. ''Dalla Sasi ho avuta piena disponibilità a risolvere il problema, - spiega il sindaco Venosini - ma occorrerà reperire i fondi necessari alla messa a norma degli impianti''.

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