"Armonie", sculture che danno una sensazione di pace

Raffaele Mucilli espone le sue opere in via Roma fino al 6 gennaio prossimo

Maria Napolitano
16/12/2018
Cultura
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Sabato 15 gennaio Raffaele Mucilli ha aperto la sua prima mostra in via Roma 39 a San Salvo. In passato ha realizzato diverse opere di rilievo tra cui la fonte battesimale e l'altare della chiesa di San Nicola Vescovo. 

Per l'occasione era presente l'intera sua famiglia che ha un pò nel sangue "l'arte" i cui membri molti sono artisti anche se in ambiti diversi. E' questa una bella occasione per ammirare delle opere che hanno la capacità di trasmettere una grande sensazione di pace e armonia, proprio come il titolo della mostra. 

"Ciò che desidero, è che tutto sia circolare è che non ci sia, per così dire, né inizio ne fine nella forma, ma che sia, invece, l'idea di un insieme armonioso, quello della vita"
La frase sopracitata è un pensiero di Vincent Van Gogh, un artista che non ha bisogno di presentazioni, ed è proprio alla frase del pittore olandese che ho pensato quando ho visto per la prima volta le sculture di Raffaele Mucilli. "Amo unire le varie forme per creare armonia" dice e riesce perfettamente nelle sue intenzioni, infatti egli indirizza il lavoro verso lo studio della scultura, avendo come fine la ricerca armonica. 

Osservando attentamente le sue opere scultoree si ha l'impressione di avere proiettata dinanzi la forza energetica e vitale dell'armonia, espressa dalla fusione di forme geometriche tondeggianti.

Le sculture lignee e marmoree sono un insieme di forme geometriche sinuose che si armonizzano e si intersecano tra di loro creando una meravigliosa evoluzione visiva. Sotto questo aspetto lo scultore si ispira, tra le tante cose, anche alle linee femminili, "non c'è cosa più eteree delle forme della donna", non a caso nella sua produzione artistica sono presenti elementi che da sempre, nell'iconografia artistica sono presenti elementi che da sempre, nell'iconografia artistica, simboleggiano la donna: il cerchio, ma soprattutto la goccia, elemento di ricorrente nelle sue sculture.
Fin dall'antichità la goccia rappresenta il simbolo del nutrimento materno, come il cerchio (simbolo del ventre femminile, espressione di unione e interconnessione) che si sposta e travasa il suo contenuto da un punto all'altro: oscilla, scende, scorre per portare vita, nutrimento crescita, e la circolarità femminile che si manifesta nelle sue variegate essenze.

La goccia /donna nella scultura di Mucilli si innesta con altre parvenze materiali così come quando si incontrano due corpi, due anime, due cuori nel mentre del fondersi per mezzo di sguardi complici che si stringono, con pensieri che si incrociano, corpi che si cercano.

All'armonia, alle intersezioni, alle evoluzione che si trovano nelle opere di Mucilli va dato rilievo alla tecnica della scalpellatura o sabbiatura che rende le superfici ruvide facendo acquisire forza e carattere alle sculture marmoree.

L'osservatore che ammira una creazione di Mucilli resta colpito, quasi in maniera ipnotica, dalla circolazione degli elementi. Egli nella realizzazione delle sue opere lascia che ad reagire, per mezzo delle sue mani, sia l'armonia intesa come declinazione dei sensi.

Infatti il ruolo primario delle sculture di Raffaele Mucilli è la perfetta fusione tra le forme che, attraverso un'abile tecnica di unione, cristallizza armonia, effetto basilare visivo delle sue opere.​ (Stefania Piscicelli)

La mostra rispetterà i seguenti orari: dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 17-20.

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