Di Lizia: ''Un attacco duro e immotivato''

Francesco Bottone
23/02/2008
Territorio
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CASTIGLIONE MESSER MARINO - ''Un attacco durissimo e immotivato, proprio mentre a livello nazionale la dialettica tra i due schieramenti sta imboccando la strada della distensione e della pacatezza''. Con queste parole, quasi di sconcerto, il leader dell'opposizione in consiglio comunale, Emilio Di Lizia (Pd), prende atto delle dure dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dal sindaco Massimo Mastrangelo (An). Nelle scorse settimane il primo cittadino ha provveduto alla rimozione di un assessore in giunta, per evidenti incompatibilità politiche. La minoranza, che fa il suo mestiere, ha giustamente approfittato della situazione per sottolineare l'apertura di una falla nella tenuta della maggioranza che amministra Castiglione Messer Marino. Dopo un lungo silenzio, durante il quale il sindaco non ha replicato ai numerosi interventi pubblici dei rappresentanti de L'Unione, nei giorni scorsi è giunta, come un fiume in piena, la seccata risposta. Una difesa del proprio operato di sindaco che, in base allo statuto, nomina e revoca i suoi assessori, ma anche, e soprattutto, un duro atto d'accusa contro i consiglieri di opposizione, in particolare nei confronti di Giovanni D'Ercole, candidato sindaco sconfitto. Parole di fuoco, quelle di Mastrangelo, considerato ''un attacco violento, dai toni inopportuni per un sindaco'' dal consigliere Emilio Di Lizia. ''Non è affatto vero che abbiamo operato esclusivamente dei 'rattoppi stradali', - replica l'ex sindaco Di Lizia, riferendosi alla precedente gestione amministrativa - perché la struttura che ospita il Palaghiaccio, ad esempio, è stata realizzata al 95 per cento durante il mio mandato. Tra l'altro, dall'elezione ad oggi, la giunta Mastrangelo ha impiegato due milioni di euro che noi avevamo stanziato per opere pubbliche. In Provincia (Di Lizia è anche consigliere provinciale, ndr) stiamo procedendo all'analisi del Piano sanitario, spingendo per il miglioramento del presidio di Castiglione. E' in stato di avanzamento il discorso della valorizzazione dei tratturi, insieme all'assessore Panfilo Di Silvio, e c'è una proposta per la realizzazione di un impianto per le biomasse. Non sono solo 'rattoppi'. Non so, al contrario, se Mastrangelo può ancora vantare referenti in Provincia o in Regione''. Passando, poi, al tema d'attualità del Palaghiaccio, Emilio Di Lizia aggiunge: ''Siamo liberi di criticare una decisione che non condividiamo. Quello stabile è nato per ospitare una struttura polivalente, mentre poi si è decisio diversamente. In questo periodo è normale che il Palaghiaccio vada bene, ma vedremo nel tempo, nei cosiddetti tempi morti. Inoltre il comune ha aperto un mutuo di 210mila euro a venti anni. Ed è criticabile anche la decisione di pagare uno stipendio di 2.500 euro al mese all'istruttore''. E dopo la secca replica, il consigliere Di Lizia chiude: ''Siamo disposti ad abbassare i toni, ma che il sindaco dia l'esempio. Smettiamola con la politica della divisione e dell'attacco personale, come quello rivolto a Giovanni D'Ercole. Ricordo a Mastrangelo che quando era in minoranza non partecipava quasi mai ai lavori del consiglio. Stemperiamo i toni, dunque, va bene, ma non ci si può togliere la libertà e il diritto di criticare''. http://francescobottone.splinder.com/

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