I genitori de "I nostri angeli" tengono a battesimo la nuova statua della Madonna Addolorata

Stamattina la benedizione nella chiesa di San Nicola Vescovo

Maria Napolitano
10/03/2019
Attualità
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Una messa molto sentita e arricchita dalla cerimonia di benedizione di una nuova statua per la città di San Salvo, è stata quella vissuta stamattina presso la chiesa di San Nicola Vescovo.

La statua è stata "tenuta a battesimo" dai genitori dei figli saliti in cielo trooopo presto ("I nostri angeli" (leggi) (leggi)) che nel momento della benedizione si sono poste vicino alla statua che dovevano "tenere a battesimo" proprio come fanno i padrini dei bambini che vengono battezzati. Non sono mancate lacrime di commozione quando il coro parrocchiale ha intonato il canto "La passione del Signore e le lacrime di Maria)".

"La benedizione della statua, con la figura dei padrini e delle madrine rientra nella consuetudine consolidata del popolo cristiano: "testimoniare" la benedizione di una immagine sacra vuol dire ricordare ed essere annunziatori del messaggio di salvezza a cui l'immagine stessa rimanda.
In questo caso, la venerazione all'immagine della Vergine Addolorata non è fine a se stessa ma ci aiuta a ricordare il grande dono della Salvezza operato dal Signore Gesù Cristo: Egli prese su di sé il nostro peccato, tramutando due aspetti importanti della vita dell'uomo, cioè quelli terribili del dolore e della morte, in un eloquente segno di vita, di salvezza, di speranza in questa vita e di Gloria in quella eterna. A questa missione di salvezza Maria fu associata in tutti i momenti della sua vita, non solo nella gioia, nell'ordinarietà e nella fiducia degli anni dell'infanzia, della giovinezza e del ministero pubblico di Gesù, ma anche nel tremendo dolore della sua passione e morte. Un dolore che l'ha pugnalata, l'ha lacerata, ma che non le ha impedito di continuare a sperare ad essere forte in quel Dio nel quale aveva riposto tutte le sue speranze. Ed è per questo che Maria ora partecipa anche alla risurrezione e alla Gloria di suo Figlio.
Per questo motivo ho pensato che dovessero essere proprio i genitori dei figli in cielo a fare da "padrini" e "madrine" alla nuova statua della Vergine Addolorata:  Maria puó comprendere il loro dolore; un dolore che può essere accolto e "reso meno solo" nel cuore di questa mamma che Gesù ci ha donato proprio mentre era sulla croce. Per questo, come insegna il magistero della chiesa, la Vergine Maria è per noi tutti "segno di consolazione e di sicura speranza
". Don Beniamino Di Renzo. 

La statua è stata realizzata dall'artigiano Michele Divito a Cerignola (leggi) ed è arrivata a casa di Di Bartolomeo Donato intorno al 13 febbraio. Maria D'Alessandro e Mirella Giardinelli hanno cucito la sottana e il vestito della nuova statua che sarà posta alla venerazione dei fedeli presso la chiesa di San Nicola.

"Per noi è stato un immenso onore realizzare questo vestito soprattutto perchè la Madonna Addolorata ha avuto un ruolo davvero particolare nella nostra storia personale. Ci mancherà tantissimo vederla ancora lì dove lavoravamo. Quando don Beniamino ce lo ha chiesto non potevamo crederci, ci sembrava una cosa troppo grande"(leggi). Hanno commentato con molta commozione Maria e Mirella quando la statua vestita di tutto punto ha lasciato la casa per essere condotta da Donato Di Bartolomeo, don Beniamino Di Renzo, il diacono don Antonio De Luca, Simone D'Adamo e Nicola Aquilino presso la chiesa di san Nicola. 

La sottana è stata realizzata con un vestitino di prima comunione stile sposina, donata alla parrocchia qualche tempo fa. Una fedele ha voluto far dono di una collana con una medaglia che riporta proprio l'effige della Vergine Addolorata e un bracciale per adornare la statua.  

 

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