Ferrara a Chieti: porteremo in parlamento la cultura della vita

redazione
26/03/2008
Territorio
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ELEZIONI POLITICHE 2008: Ferrara a Chieti: porteremo in parlamento la cultura della vita, che parla anche abruzzese. ''Una nuova mentalità si va affermando, seppure con molta fatica, attraverso la nostra battaglia sul no all'aborto. Del resto,non si può fare una campagna elettorale sull'Alitalia, che sembra un film già visto. La gente percepisce che c'è qualcosa di nuovo e radicale in gioco, portato avanti con innovazione di linguaggio, di metodo culturale e di impegno civile. La gente percepisce la novità del nostro movimento'' è un Giuliano Ferrara tonico, quello che a Chieti ha incontrato oggi pomeriggio le associazioni e i cittadini per parlare di aborto e diritti della cittadinanza. Tonico e ottimista: ''Entreremo in Parlamento per difendere la cultura della vita, che parla anche abruzzese'' ha detto presentando la capolista di ''Aborto? No, grazie'' per la Camera dei Deputati, la giornalista cattolica di Chieti Agnese Pellegrini. La candidata ha spiegato infatti di essersi formata nel mondo cattolico abruzzese e ha definito ''naturale'' l'approdo alla lista Ferrara, ''proprio perché non sono una professionista della politica''. Quanto al tema della vita, ''sbaglia chi dice che non dovrebbe dare corpo a una lista, perché è un tema politico con la P maiuscola: difendere la cultura della vita significa promuovere politiche della famiglia, dell'educazione, del lavoro coerenti con la dignità della persona e costruire una società nuova, con meno aborti, certo, ma anche meno indifferente ai drammi umani che conducono all'aborto''. Ferrara ha quindi invitato gli abruzzesi a ''fare una cosa nuova, il 13 e 14 aprile: votare per chi ci pare al Senato e alla Camera scegliere una lista fresca, disinteressata, che testimonia un voto di impegno, di civiltà, di cultura della vita''. Quindi ha spiegato che la lista ''Aborto? No, grazie'' vuole ''trasportare il nucleo profondo della cultura cristiana nei temi politici, con un approccio laico lo traduce in un programma politico. La nostra non è una qualunque lista di scopo: noi non siamo i fissati dell'aborto, ma proponiamo un altro modo di guardare ai problemi della battaglia civile e culturale in Italia. Quanto sia reale questa battaglia e quanto sia urgente lo dimostrano i casi di Genova, Napoli e Pordenone: drammi personali ma anche grandi questioni sociali e culturali che non nascono dalla testa di Giuliano Ferrara ma si impongono nella realtà dell'Italia del 2008'' Ferrara ha spiegato anche che la sua lista porta anche in Abruzzo una mentalità nuova: ''Basta con l'idea che aborto, fecondazione, eugenetica e buona morte siano una questione per ginecologi, medici, guru in camice bianco, banditori ideologici del benessere e della fitness contemporanea, donne che si atteggiano a voce universale della Donna'' ha esclamato. ''Abbiamo scelto candidati come la Pellegrini, perché sono persone che nel loro volontariato si sono battute contro la disumanizzazione e il maltrattamento della vita umana, disumanizzazione e maltrattamento, due idoli totalitari del secolo scorso che dobbiamo spingere verso il tramonto definitivo'' ha esclamato il leader di fronte a un auditorium colmo. Dopo Ferrara, sono intervenuti i rappresentanti di Scienza e Vita e del Movimento per la Vita abruzzesi, ma in sala erano presenti parecchie sigle dell'associazionismo cattolico. In serata, Ferrara e Pellegrini sono stati ospiti della parrocchia Madonna del Passo ad Avezzano per un incontro con il mondo cattolico dell'Aquilano.

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