Il ''Pala-flop'' alimenta la polemica a Castiglione

Francesco Bottone
12/04/2008
Territorio
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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Tiene banco, nel popoloso centro montano, la vicenda delle dimissioni del direttore sportivo del Palaghiaccio, Antonio Limongi. E il dibattito si sta sviluppando anche sul web, su diversi siti e blog. ''Pala-flop'', è questo il neologismo coniato per definire l'esito della vicenda del Palaghiaccio, una mega struttura che ora, dopo le dimissioni polemiche del direttore Limongi, potrebbe anche rischiare di chiudere. Per il momento, assicurano da Castiglione, la struttura resta aperta per il pattinaggio libero, sono saltate quindi soltanto le lezioni, vista l'assenza materiale di un istruttore. Nei giorni scorsi, subito dopo le dimissioni, Antonio Limongi ha parlato di un complotto ordito contro di lui dall'associazione ''Abete Bianco'' che gestisce il Palaghiaccio per conto dell'amministrazione comunale. ''Mi hanno messo alle strette, - confessa Limongi - in condizione di dover lasciare il posto, e in questa vicenda ha giocato un ruolo anche Veronica Koci (la campionessa di pattinaggio ospitata per qualche serata nel Palaghiaccio, ndr). Non meritavo questo trattamento, dopo tutto quello che ho fatto per la struttura e per l'intero paese''. E dopo aver palesato il suo rammarico per la rottura dei rapporti con l'amministrazione e con Abete Bianco, Antonio Limongi passa all'attacco, snocciolando una serie di dati che, a suo avviso, sarebbero la dimostrazione di alcuni problemi di sicurezza nella struttura. ''Le uscite di sicurezza sono ostruite, sulle gradinate non ci sono i tappetini antiscivolo, anche la pista è stata montata in maniera non corretta e l'impianto luci, posizionato male, crea delle pericolose zone d'ombra''. In effetti se la struttura è stata aperta al pubblico e ha funzionato a pieno regime per mesi, i certificati di agibilità e le varie autorizzazioni devono pur esserci. E' questa la tesi che sostanzialmente conferma la presidente dell'associazione Abete Bianco, Marialaura Magnacca. ''So per certo che alcuni miglioramenti dovranno essere apportati alla struttura e agli impianti, ma se è stata aperta vuol dire che le autorizzazioni ci sono. - replica infatti la presidente - La rottura con Limongi è stata dettata soltanto da una incompatibilità caratteriale, nessun complotto contro di lui. Abbiamo, come associazione, la ferma volontà di portare avanti la gestione del Palaghiaccio, una struttura che ha già dimostrato di potere essere una carta vincente per tutto il paese. Per il momento resta aperto per il pattinaggio libero, ma ci siamo già attivati per trovare una soluzione, assumendo quindi un nuovo istruttore''. Insomma, con o senza Limongi, il Palaghiaccio andrà avanti, questo assicura Marialaura Magnacca. Ed è questa sicuramente una buona notizia, visto che la struttura sportiva, in pochi mesi, ha attirato migliaia di appassionati e di sportivi da tutta la zona e anche da fuori regione, un'iniezione positiva per l'economia di Castiglione. http://francescobottone.splinder.com/

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