Pilkington, il Partito Comunista "No ai licenziamenti al termine della cassa integrazione"

Partito Comunista Abruzzo
03/06/2019
Attualità
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Apprendiamo dagli organi di stampa che la Pilkington di San Salvo procederà a settembre, al licenziamento collettivo al termine di anno di cassa integrazione straordinaria. Come ha sostenuto la Filctem – Cgil insieme ai padroni, la condizione legittimante tale grave provvedimento è nella riduzione della vendita di autoveicoli che a livello europeo si attesta a -14%. Malgrado gli annunciati sforzi del sindacato concertativo nell’evitare gli esuberi (film che abbiamo già visto), colpisce la comprensione dello stesso nei confronti della classe padronale con la quale, ormai, vi è un chiaro sodalizio che dura da decenni e che ora non è nemmeno più mascherato.

Il Partito Comunista, al di là del Signor Di Cola e del suo sindacato sempre più lontano dalle ragioni del lavoro, ritiene al contrario, che il plusvalore/utile accumulato dell’azienda (che ha oltretutto provveduto a grosse delocalizzazioni criminali in passato), sul sudore dei lavoratori, non debba consentire alla stessa di procedere con i licenziamenti.

In questo senso si muoveranno le battaglie del Partito Comunista in sostegno ai diritti dei lavoratori e contro i padroni e i sindacati crumiri, ribadendo la necessità di un cambio di sistema che liberi tutti dalle gabbie parassitarie padronali, per il potere ai lavoratori e cioè alla sola vera maggioranza di ogni società. 

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