TORNA L'INCUBO - DISCARICA PER RIFIUTI PERICOLOSI A FURCI.

Rosanna Colamarino
08/05/2008
Territorio
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Il 10 aprile 2008 la società VALLECENA s.r.l. ha depositato in Regione Abruzzo il progetto per la discarica per rifiuti speciali pericolosi e non. Il temuto impianto dovrebbe sorgere in contrada ''cicella'' di Furci al confine con San Buono, Monteodorisio e Cupello. Già nel 2006 era stato presentato ma la Regione aveva respinto perchè sorgeva su terreni sottoposti a vincolo PAI e anche grazie anche all'azione del Comitato civico che aveva raccolto più di mille firme. In seguito la stessa società ha acquistato altri terreni da contadini locali proprio vicino alla già preesistente discarica CIVETA persistendo nel temuto progetto. SAREBBE UN DISASTRO PER L' AMBIENTE, PER LA SALUTE DI MIGLIAIA DI CITTADINI, PER TUTTO L'ECOSISTEMA POSTO CHE L'IMPIANTO RICEVEREBBE TONNELLATE DI RIFIUTI PERICOLOSI DA TUTTE LE REGIONI ITALIANE. DA SEGNALARE I COLLEGAMENTI FACILI CON LA TRIGNINA E CON L'AUTOSTRADA sia VASTO NORD che VASTO SUD. A nome di tutti i cittadini furcesi vi prego di voler dare rilievo a questa notizia e all'importanza della problematica per la salute e per la tuela dell'ambiente abruzzese, delle acque del mare Adriatico e per tutte le terre che vengono coltivate per prodotti locali. Vi allego un articolo che è stato pubblicato a febbraio su leggofurci, un peridico di informazione di Furci. Avv. Rosanna Colamarino Cari Furcesi, circa due anni fa esplodeva il caso della discarica. Nel 2005 la società VALLECENA S.r.l., presenta un ''Progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica per rifiuti pericolosi'' in località Cicella - Furci. Grazie alle pagine di questo giornale e dei quotidiani regionali, i cittadini di Furci ne vengono a conoscenza all'inizio del 2006, a pochi giorni dalla scadenza dei termini per presentare pareri e osservazioni riguardanti il progetto. L'intera cittadinanza, allertata, si attiva contro la realizzazione della discarica: vari comitati, costituitisi per l'occasione, esprimono formalmente la loro contrarietà attraverso le lettere inviate all'ufficio della Regione Abruzzo che avrebbe dovuto esprimere entro 90 giorni la valutazione d'impatto ambientale (la regione è obbligata a tenere conto di questi pareri). In particolare, la lettera presentata dal ''Comitato civico contro la discarica'' contiene un allegato con oltre un migliaio di firme di cittadini. Il Consiglio comunale commissiona al dott. Peppino Mancini e all'ing. Fabio Di Vito uno studio scientifico sulla realizzazione di un tale impianto, sui suoi effetti e sugli eventuali rischi. A seguito di tutto ciò, la Giunta comunale di Furci delibera il suo NO alla realizzazione della discarica. Anche alcuni paesi del circondario ufficializzano la loro contrarietà al progetto con apposite delibere. Tra questi paesi c'è Cupello, il cui sindaco Angelo Pollutri, nel corso di un'assemblea pubblica convocata dal sindaco di Furci nel gennaio 2006 su richiesta del comitato, esprime la sua contrarietà alla realizzazione della discarica sia nel territorio di Furci che in quello di Cupello. Da quei frenetici giorni di inizio 2006, venuta meno agli onori della cronaca, la questione discarica non ha fatto più clamore . tuttavia seppur all'insaputa di quasi tutto il paese sotto sotto qualcosa si è mosso. Innanzitutto la REGIONE ha bloccato il progetto grazie anche alla nostra mobilitazione . invece il proponente non si è bloccato affatto. Questi nonostante tutto continua ad acquistare terreni in località Cicella. Come mai? Di fronte a questo interrogativo e al pericolo incombente di veder precipitare la situazione all'improvviso, rivolgiamo un invito alla responsabilità collettiva e alla mobilitazione di tutti. Il Sindaco ha raccolto il nostro appello mettendo a disposizione il Comune per una riunione straordinaria sull'argomento che si terrà a breve con opportuno preavviso. Vi invitiamo a partecipare per essere informati al meglio sulla questione e, soprattutto, ci appelliamo all'unità di tutto il paese nel continuare ad opporsi ad un progetto che, se andasse in porto, non farebbe altro che soffocare definitivamente la nostra terra, già stretta nella morsa di una mega centrale turbogas, una discarica di rifiuti solidi urbani (il CIVETA) e una centrale non meglio identificata a Fresagrandinaria. Non aspettiamo più che siano altri a decidere del nostro paese, è arrivato ormai il tempo che siamo noi Furcesi, con iniziative pubbliche e/o private, a proporre un progetto di sviluppo proprio in quei luoghi che oggi rischiamo di perdere per sempre. Questa è una situazione grave ed importante che deve metterci tutti in allarme, ognuno di noi è indispensabile...A meno che non vogliamo barattare porzioni del nostro territorio e la qualità della nostra vita. E' quello che succede in diverse zone del sud Italia (vedesi Napoli e dintorni) dove si smaltiscono i rifiuti tossici delle industrie del Settentrione o nei paesi del Terzo Mondo come l'Africa dove paesi sviluppati come gli Stati Uniti, smaltiscono i propri rifiuti tossici creando danni incalcolabili all'ambiente e alle popolazioni. Vogliamo essere il Terzo Mondo dell'Italia, dell'Abruzzo e dell'Alto Vastese?

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