Allergie alimentari all'estero: come sopravvivere in vacanza

21/08/2019
Attualità
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Un viaggio all'estero è sicuramente un'esperienza gratificante, magari frutto di un'attenta pianificazione e di una ricerca particolareggiata che tenga conto anche dei minimi dettagli. Se si soffre di allergie o intolleranze alimentari, però, la programmazione di un viaggio fuori dall'Italia può risultare più complicata, dal momento che sarà necessario fare richieste particolari che potranno non essere soddisfatte con facilità. È quindi necessario avvisare in anticipo la struttura presso la quale si è scelto di alloggiare, ma anche la compagnia aerea e scegliere con cura i ristoranti dove mangiare, in modo da non lasciare niente all'improvvisazione. Un aiuto importante in questo senso può venire dalla carta di identità alimentare  (www.cartaidentitalimentare.com), una sorta di carta di identità digitale che consente gratuitamente di stilare un elenco completo delle proprie preferenze o necessità in fatto di alimentazione, da mostrare quando si mangia fuori casa e si ha la necessità di avvisare di allergie, intolleranze, o preferenze. Come fare, quindi, per viaggiare in tranquillità?

Innanzi tutto è bene stilare una lista completa di tutti gli alimenti a cui si è allergici o intolleranti, da scrivere non soltanto in italiano ma anche in inglese e nella lingua del posto, in modo tale da essere sicuri che sia compresa facilmente e senza possibilità di errore. È bene non ridursi all'ultimo momento ma cercare di prendersi il tempo necessario per fare un lavoro ben fatto, senza lasciare nulla in forse: meglio iniziare con qualche giorno di anticipo e ricontrollarla più volte, perché soprattutto in caso di allergie gravi è necessario essere prudenti. Fatto questo, in caso di allergie conclamate è sicuramente utile avere con sé un kit di primo soccorso in cui non manchino i farmaci che si usano abitualmente, perché non è detto che siano facilmente reperibili nel luogo in cui ci si trova, né che lo siano abbastanza velocemente. Prima di partire bisogna controllare che tali medicine siano ammesse nel paese in cui si sta entrando e, a scanso di equivoci, sarebbe il caso di farsi fare una ricetta o una dichiarazione del proprio medico per ciascuno di essi. Non può mancare l'adrenalina autoiniettante e del cortisone, ma anche un elenco completo dei farmaci che si usano abitualmente e le istruzioni per somministrarli, sempre tradotte sia in inglese che nella lingua del posto. Inoltre, può essere utile impostare sul cellulare una sorta di “cartella clinica” accessibile a chiunque (ancora una volta, in italiano, inglese e nella lingua locale) in cui sia scritto di quale allergia si soffre, quali farmaci si assumono e quali numeri chiamare tra familiari e amici in caso di emergenza.

Può essere utile anche informarsi rispetto all'atteggiamento locale nei confronti di allergie o intolleranze alimentari: sono tenute seriamente in considerazione o prese un po' alla leggera? Esistono alternative valide e sicure per non rischiare oppure c'è poca apertura in questo senso. Allo stesso modo, se si è fatto una scelta alimentare particolare (per esempio se si è vegetariani, vegani o crudisti) si troveranno alternative compatibili con le proprie necessità? Soprattutto in quest'ultimo caso, è meglio non dare niente per scontato perché non è detto che le alternative ci siano e siano valide, e il rischio è di non mangiare o di doversi accontentare di un piatto di insalata o di verdure grigliate.

Per finire, è fondamentale studiare in anticipo il territorio cercando prima in quali ristoranti mangiare, basandosi sulle recensioni dei clienti e sulla vicinanza al luogo in cui si alloggerà o su dove ci si troverà quel determinato giorno in base alle attrazioni da visitare o semplicemente dall'itinerario che si è scelto di seguire. Una volta fatto questo, è bene informarsi sulla possibilità di ottenere pasti adatti alle proprie esigenze e, se così non fosse, attrezzarsi per un'alternativa, magari cercando qualche supermercato nella zona e cucinando da sé i propri pasti, se si ha la possibilità.

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