«L’insostenibile lentezza della viabilità nei tratti dell’autostrada A14 compresi tra i chilometri 274 e 388, interessati dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino delle corsie di marcia insistenti sui viadotti presenti in entrambe le direzioni, nel tratto Pescara sud–Porto S.Elpidio, sta drammaticamente colpendo le imprese del trasporto merci». Lo afferma il presidente regionale degli autotrasportatori aderenti alla CNA-Fita, Gianluca Carota, secondo cui «è urgente e necessario, al di là di legittime richieste quali la riduzione dei pedaggi autostradali o l’applicazione di deroghe speciali sui tempi di guida e di riposo degli autisti, che tutti i soggetti responsabili di questa situazione si adoperino per garantire con la massima celerità possibile, la totale riapertura delle corsie e il ripristino della normale circolazione».
A detta di Carota «l’esigenza di sicurezza resta la prima, imprescindibile regola alla base del nostro lavoro quotidiano, quindi da parte nostra nessuna polemica verso l’azione della magistratura. Allo stesso tempo riteniamo che un’infrastruttura viaria fondamentale per il versante est della penisola italiana come è la A14 non possa rimanere a lungo in una condizione come quella attuale, dove i tempi di percorrenza diventano biblici. Per questo chiediamo con forza a tutte le autorità, alle istituzioni ed ai soggetti pubblici e privati coinvolti in questa vicenda, che facciano la propria parte con rapidità e solerzia, dando assoluta priorità alla soluzione della questione. Ma anche di conoscere i tempi entro cui la viabilità sarà pienamente ripristinata».