Palomba in difesa dell'ospedale di Agnone: ''Pronti ad occupare la Trignina per protesta''

Francesco Bottone
12/06/2008
Attualità
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La delicata 'questione Caracciolo', l'ospedale di Agnone, approda in Consiglio regionale, ma non a Campobasso, da dove in qualche modo è partita, bensì a L'Aquila, nell'Emiciclo della regione Abruzzo. A portare l'argomento nella più alta sede istituzionale abruzzese è il consigliere regionale, capogruppo dell'Italia dei Valori, Paolo Palomba. Viste le sue origini, è nato infatti a Schiavi di Abruzzo, il Consigliere regionale ha preso particolarmente a cuore le sorti del 'Caracciolo' visto che si tratta dell'ospedale che serve, di fatto, la quasi totalità dei comuni dell'Alto Vastese. ''Sto seguendo con attenzione e apprensione le vicende e le polemiche che ruotano attorno alle sorti dell'ospedale di Agnone.- spiega il consigliere Palomba - La chiusura dei reparti e l'eventuale ridimensionamento del nosocomio altomlisano ad un qualcosa di simile ad un poliambulatorio sarebbe davvero una sciagura per i miei concittadini dell'Alto Vastese. E' bene ricordare che stiamo parlando di un territorio marginale, abitato in prevalenza da persone anziane che necessitano dunque, più di altri, di assistenza e prestazioni sanitarie. Il più vicino ospedale abruzzese, partendo ad esempio da Schiavi di Abruzzo o da Castiglione Messer Marino è quello di Vasto, a oltre sessanta chilometri di distanza. Il Caracciolo di Agnone rappresenta davvero una salvezza per i residenti di zona, la sua chiusura penalizzerebbe pesantemente non solo la zona montana del Molise, ma anche quella del Basso Chietino''. Parole che esprimo apprensione e preoccupazione, quelle del consigliere regionale Palomba, il quale tuttavia non ha alcuna intenzione di assistere passivamente alla morte di un ospedale che si tradurrebbe nella morte certa di un intero territorio a cavallo tra le due regioni. ''Sono pronto ad attivare tutti i canali possibili in seno al Consiglio regionale abruzzese, - continua infatti Palomba - per lavorare in sinergia con le istituzioni molisane. In particolare mi rivolgo all'assessore Franco Giorgio Marinelli, che conosco bene e al quale sono legato da sentimenti di amicizia. Studiamo insieme una strategia di interventi in modo da scongiurare la chiusura, ma anche un pesante ridimensionamento del San Francesco Caraccilo. Per le popolazioni abruzzesi e molisane dell'entroterra sarebbe l'inizio della fine. Da amministratori abbiamo il dovere, morale, prima che politico, di intervenire e salvare quella imprescindibile struttura che eroga, occorre ribadirlo, servizi di eccellenza''. E il consigliere Palomba, che è uomo di azione, è pronto anche a 'sporcarsi le mani', a scendere addirittura in piazza, insieme alle popolazioni coinvolte, mettendosi a capo di manifestazioni eclatanti di protesta. ''Se le strade della politica non dovessero essere sufficienti,- aggiunge il vulcanico Palomba - sono pronto ad organizzare delle manifestazioni di piazza, perch‚ non possiamo assistere impassibili al taglio progressivo dei servizi su un territorio e alla morte dell'entroterra montano. Scenderemo dunque in piazza, bloccheremo la Trignina se necessario, faremo sentire la voce, accanto alle popolazioni coraggiose che ancora vivono nei centri montani. Noi amministratori siamo pagati per risolvere i problemi dei cittadini, non per crearne di ulteriori''. http://francescobottone.splinder.com/

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