Come aprire un e-commerce

21/01/2020
Attualità
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I dati dell’e-commerce sono in continua crescita in tutto il mondo. Gli acquisti online sono parte integrante della vita dei consumatori. Per questo motivo, molti imprenditori si chiedono se aprire o meno un proprio shop online.

Questo interrogativo riguarda tantissimi settori. Online infatti si compra di tutto. Acquistiamo libri, capi di vestiario, cannabis light su shop come Cbdmania.it, elettrodomestici e device elettronici.

Per muoversi nel migliore dei modi nel mondo degli acquisti online rendendoli una leva utile al proprio business, è necessario procedere con metodo. Se vuoi scoprire i migliori consigli al proposito, nelle prossime righe puoi trovare alcune dritte pratiche importanti.

Studia il mercato

Aprire un e-commerce non significa costruire una cattedrale nel deserto. Per avere successo e per evitare di sperperare soldi è opportuno studiare il mercato di riferimento del proprio business. Questo significa, in concreto, lavorare sull’analisi della concorrenza.

Detto questo, arriva il momento di prendere in considerazione gli aspetti tecnici.

Scegli bene il dominio

Dopo aver analizzato la concorrenza bisogna scegliere il dominio. Fondamentale a tal proposito è farsi consigliare da un esperto SEO (Search Engine Optimization), la disciplina che si occupa del posizionamento sui motori di ricerca senza ricorrere ad annunci a pagamento.

Le tecniche SEO sono numerose e prevedono innanzitutto un’analisi delle parole chiave.

Altri dettagli tecnici

Quando si tratta di aprire un e-commerce nulla va lasciato al caso. Essenziale è anche rivolgersi a un buon web designer e a un esperto di privacy, in modo da gestire a norma di legge tutto quello che riguarda la protezione dei dati degli utenti.

Aspetti burocratici

Anche se il web sembra un mondo immediato, dietro ai progetti di e-commerce ci sono diversi aspetti burocratici. Chi decide di vendere i propri prodotti online deve:

  • Aprire una Partita IVA
  • Formalizzare l’iscrizione al Registro delle Imprese
  • Entrare in possesso degli attestati HACCP e SAB in caso di vendita di generi alimentari

Quanto costa un e-commerce?

Approfondire i consigli migliori per aprire un e-commerce significa, per forza di cose, considerare i costi. Se si ha intenzione di cominciare a vendere i propri prodotti online bisogna mettersi nell’ottica di un investimento iniziale compreso tra i 10mila e i 20mila euro.

Questa cifra comprende lo sviluppo del sito, che parte da una base di 5mila euro, ma anche voci di spesa come la fornitura della merce. Da tenere presente è anche l’investimento per computer, software e gestionali.

Conclusioni

Quando si parla di e-commerce, come in tutti gli aspetti legati al mondo del web, la strategia è cruciale. Su internet nulla è gratis e pensare che sia così è pericoloso. Mettere online uno shop non è la panacea in caso di crisi del proprio business (se le cose non vanno bene, è opportuno guardare il progetto nel suo complesso e non cercare ricette magiche). Per questo motivo, come sopra ricordato, è bene valutare i concorrenti che, molto spesso, hanno dei nomi così famosi da arrivare a “cannibalizzare” il resto del mercato.

Se lo studio strategico mette in primo piano delle difficoltà nell’aprire un e-commerce con i prodotti del proprio brand si può ricorrere al dropshipping. In questo caso, si ha a che fare con una formula di vendita online che non prevede il magazzino. Tutto quello che riguarda la logistica è infatti onere dell’azienda madre, i cui prodotti vengono scelti dall’utente finale che visita l’e-commerce.

Concludiamo rammentando l’importanza di studiare bene anche la presenza sui social - in maniera mirata, in quanto non è necessario essere presenti ovunque - e la fidelizzazione dei clienti tramite newsletter attraverso promozioni di benvenuto e sconti periodici.

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