INCHIESTA SULLA SANITA' ABRUZZESE, 35 COINVOLTI: ARRESTATI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL TURCO E L'ASSESSORE BOSCHETTI

redazione
14/07/2008
Attualità
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Ci sono il presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco ed il da poco assessore regionale alle Attività produttive Antonio Boschetti tra i 35 coinvolti in Abruzzo nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità abruzzese condotta dalla Procura della Repubblica di Pescara. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere, truffa, corruzione e concussione per gestione privata nella sanità. Il provvedimento di custodia cautelare, eseguito dagli uomini della Guardia di Finanza, ha riguardato anche altri assessori regionali e funzionari dell'ente: l'assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca (ai domiciliari), il segretario generale della presidenza della Regione, Lamberto Quarta, l'assessore Antonio Boschetti appunto, l'ex assessore alla Sanità della coalizione di centrodestra Vito Domenici e l'ex presidente della finanziaria regionale Giancarlo Masciarelli già in precedenza arrestato. Provvedimenti di arresti che giungono a conclusione delle indagini della Procura sulle cartolarizzazioni dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle Asl abruzzesi. Le somme della presunta concussione e corruzione arriverebbero a circa sei milioni di euro. Oltre a Del Turco sono in carcere Lamberto Quarta, Antonio Boschetti, Gianluca Zelli, Camillo Cesarone (consigliere regionale Pd), Luigi Conga (ex manager Asl di Chieti). Ai domiciliari invece si trovano Masciarelli, Vito Domenici, Bernardo Mazzocca ed il vastese Angelo Bucciarelli (candidato Pd al Parlamento e segretario cittadino del partito). A Francesco Di Stanislao è stata applicata la misura del divieto di dimora a Pescara. Nel complesso, sono trentacinque le persone sottoposte ad indagine. Si tratterebbe della seconda parte di un'inchiesta avviata due anni fa sulla cartolarizzazione dei debiti della sanità abruzzese, per la quale già in passato era finito in carcere Masciarelli, ritenuto il creatore di un sistema per un pagamento di tangenti. La notizia, un vero e proprio 'terremoto' politico-giudiziario, è tra quelle maggiormente in evidenza oggi a livello nazionale.

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