''In Abruzzo c'è una tassa sulla maternità''. La denuncia di Agnese Pellegrini

Francesco Bottone
23/08/2008
Attualità
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''Se una donna non vuole più abortire - dichiara Agnese Pellegrini, già capolista della Lista Ferrara 'Aborto? No, grazie' in Abruzzo e Molise - deve pagare il ticket degli esami effettuati fino ad allora. Per molte gestanti che ricorrono all´interruzione volontaria di gravidanza per ragioni economiche si tratta di un disincentivo a ripensarci e ad accogliere la vita. Succede all´ospedale di Ortona e non solo''. Rilancia così, con questa denuncia pubblica, il tema della tutela della vita umana sin dal concepimento, Agnese Pellegrini, una questione della quale i politici di professione, da destra a sinistra, non sembrano curarsi affatto. Tornando sugli esami clinici da pagare a carico delle gestanti. Pellegrini aggiunge: ''Lo prevede la normativa regionale vigente che di fatto si scontra con la legge 194 e smentisce tutti i buoni propositi di tutela della maternità. I partiti che si candidano a governare l´Abruzzo si impegnino a rimuovere quest´ingiustizia esentando le donne che interrompono l´iter dell´Ivg da questa 'tassa sulla maternità', che sicuramente non produce un gettito così importante da pregiudicare il bilancio della sanità abruzzese''. ''Se si vuole voltare pagina sugli scandali, - chiude Agnese Pellegrini - bisogna anche umanizzare una macchina sanitaria che, a causa di una certa cecità amministrativa, si è allontanata pericolosamente dal cittadino e dai suoi problemi''. http://francescobottone.splinder.com/

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