Intervista doppia a Matteo Iuliano e Luigi Morrone

Lorenzo Saturni
30/04/2020
Attualità
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Qualche giorno fa Matteo Iuliano e Luigi Morrone ci hanno voluto concedere un intervista a ridosso delle festa del Santo Patrono San Vitale.Matteo Iuliano e' un componente del comitato festa San Vitale mentre Luigi Morrone e' cresciuto negli scout della parrocchia San Giuseppe.Di seguito l'intervista:

Matteo Iuliano:

Quanto e' importante per te la festa di San Vitale?

San Vitale e' il patrono della nostra citta'.Per i sansalvesi questa festa la risentono non soltanto come una festa patronale ma intorno ad essa sono legate molte tradizioni in particolare:le sagnitelle e i taralli.Questa festa patronale di San Vitale,ogni anno esattamente il 20 dicembre il popolo sansalvese ricorda l'arrivo delle reliquie del Santo Martire Vitale.

Che cosa deve fare il comitato festa?

Dalla sera della prima riunione ci si riunisce per delineare i vari gruppi che faranno la questa,andranno in cerca delle offerte della festa e in più alcuni cittadini donano tutto l'occorrente tra cui in particolare olio,pomodoro e tutto l'occorrente per la festa.

Luigi Morrone:

In che modo vivi la festa?

Personalmente essendo uno dei volontari che collabora con la parrocchia San Giuseppe e il suo parroco don Raimondo Artese di solito nella giornata delle sagnitelle,dopo aver aiutato il parroco a sistemare gli altoparlanti per la benedizione delle "Some",in piazza San Vitale per poi andare nella palestra di Via De Vito per aiutare tutti i volontari e il comitato festa.Nelle giornate del 27 e 28 aprile aiuto per la benedizione dei taralli per poi seguire il parroco come Ministrante nella processione con le reliquie e poi la messa in piazza San Vitale e la processione serale.

Storia del Santo Patrono:

Nel 300 d.c.era imperatore Diocleziano,San Vitale,era un soldato romano sposato con Santa Valeria cui ebbero 2 figli.San Vitale professava la sua fede cristiana in silenzio per paura della morte.Quando si trovava a Ravenna per il processo contro il medico Ursicino,San Vitale usci' per dire:"vai date Ursicino per la tua vita in Cristo".In quel momento il giudice Paolino condanno' a morte sia Ursicino e sia San Vitale.Quando la pena di morte e' entrata in vigore gli hanno seppelliti in delle fosse.

Tradizioni a San Salvo:

Le tradizioni,secondo fonti storiche e secondo l'ex parroco don Cirillo Piovesan,hanno affermato che l'urna e le ossa di San Vitale erano arrivate a San Salvo la notte del 20 dicembre 1745.In quel occasione si accese un grande falo' davanti al monastero.Il giorno dopo il 21 dicembre il cardinale Pierluigi Carafa cui aveva donato le reliquie e dopo la celebrazione eucaristica organizzo' un pranzo collettivo in piazza San Vitale.Questo pranzo e' stato primordiale.Invece sono nati col tempo anche i taralli un pane dolce Donato a tutta la popolazione.Andando a portare il grano al mulino andarono con i cavalli ed asini,e da questo e' nata la tradizione delle some.Oggi per andare al mulino si ci organizza con i trattori cui vengono addobbati a festa per la sfilata dei tradizionali carri.La data delle sagnitelle e' il sabato a cui si ha inizio la Novena di preparazione alla festa.In caso quella data coincide con la Settimana Santa viene anticipata alla prima data utile.

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