Captazioni sul Trigno, parte l'esposto alla Forestale

Francesco Bottone
02/09/2008
Territorio
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FRESAGRANDINARIA - Captazioni e prelievo di acqua da parte del Consorzio di bonifica sul fiume Trigno. E' questo il tema che tiene banco in questi giorni, vista anche la perdurate siccità. E la politica ora si occupa della delicata questione, dopo le polemiche tra le varie autorità pubbliche coinvolte e le lamentele della Copagri e di altre sigle del settore agricolo. Il consigliere della Comunità montana Medio Vastese, Antonio Ottaviano, ha preso carta e penna e ha indirizzato una 'segnalazione' alla Prefettura di Chieti e al Corpo forestale dello Stato. Le premesse dell'esposto del consigliere sono le seguenti: ''Il Consorzio di bonifica Sud-Bacino Moro, Sangro, Sinello e Trigno, con sede in Vasto, preleva acqua sul fiume Trigno dalla traversa di San Giovanni Lipioni, successivamente convogliata, per scopi irrigui, nel territoro dei comuni di San Salvo, Cupello e Vasto; tale prelievo, anche in considerazione del particolare periodo di siccità che si sta verificando, risulta essere eccessivo; tali circostanze sono facilmente rilevabili, in modo visivo ed immediato, soprattutto nella parte a valle della traversa di San Giovanni Lipioni, dove l'alveo del fiume è completamente asciutto; tale situazione crea seri problemi di sopravvivenza alla fauna ittica''. Dopo le premesse, il conigliere Ottaviano entra più in dettaglio, palesando delle richieste: ''Si rende necessario e urgente intervenire, al fine di assicurare al fiume Trigno un minimo di portata. Dato atto che l'eccessivo prelievo di acqua risulta oltremodo ingiustificato, poiché i raccolti di frutta, in particolare di pesche, sono stati già completati, e penalizza ulteriormente un territorio già martoriato, in quanto a partire dalla traversa di San Giovanni Lipioni e fino a San Salvo non esiste un solo idrante, lo scrivente chiede che si proceda ad una verifica immediata delle captazioni, e che si adottino i necessari provvedimenti al fine di ristabilire una situazione che possa soddisfare le esigenze dei contadini e la tutela del corso d'acqua''. Proprio in queste settimane l'Ato sta approntando il nuovo 'Piano d'ambito', che ovviamente riguarderà anche la crisi idrica. I comuni membri possono avanzare delle proposte e il gruppo di minoranza di Fresagrandinaria, già nei prossimi giorni, produrrà un progetto per la realizzazione di un serbatoio in quota, per scopi irrigui o industriali, che permetta di non utilizzare la preziosa acqua potabile. http://francescobottone.splinder.com/

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