Il fuoco devasta i calanchi tra Montazzoli e Tornareccio

Francesco Bottone
09/09/2008
Territorio
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MONTAZZOLI - Hanno dovuto lavorare tutta la notte i volontari della Protezione civile, e gli uomini del Corpo forestale dello Stato, per avere ragione del vasto incendio che ha devastato i calanchi e le gole sul territorio dei comuni di Montazzoli e Tornareccio dalla tarda mattinata di domenica. Alimentate da un forte vento di scirocco e dalle temperature che anche in serata si sono mantenute sui 40 gradi, le fiamme, sprigionatesi in prossimità della provinciale che collega Tornareccio a Montazzoli e a Castiglione Messer Marino, hanno aggredito terreni incolti, sterpaglie e interi costoni di montagna coperta a macchia mediterranea. Il fronte del fuoco, spinto dal vento teso, è arrivato a minacciare alcuni casolari rurali e i boschi in località San Giovanni di Tornareccio. La circolazione veicolare sulla provinciale che da Castiglione Messer Marino si spinge verso Montazzoli, Tornareccio e Atessa, e dunque verso la fondovalle Sangro, è stata sospesa per diverse ore. Sul posto anche i Carabinieri di Castiglione Messer Marino che hanno dirottato le automobili in transito su percorsi alternativi, lungo le strade comunali di Roccaspinalveti, Guilmi e Carpineto Sinello. Inevitabili i disagi per gli automobilisti, costretti a lunghe deviazioni su strade tortuose e al limite della praticabilità. Per contrastare la furia del rogo, l'estensione calcolata è di circa un chilometro, hanno lavorato incessantemente per tutta la notte e fino alle prime luci del mattino di ieri, i Vigili del fuoco di Casoli, il Corpo forestale e la Protezione civile di Scerni. Nella tarda mattinata di domenica, vista la gravità della situazione e l'inaccessibilità dei luoghi, è stato richiesto l'intervento di un canadair. Per ore il velivolo, facendo la spola con il vicino invaso artificiale di Bomba, ha effettuato diverse decine di lanci di acqua e sostanze ritardanti. Particolarmente impegnativa l'opera di bonifica, visto il clima torrido e l'inaccessibilità del territorio, costoni scoscesi e dirupi. Ancora in queste ore i comandi provinciali di Chieti dei Vigili del fuoco e della Forestale mantengono lo stato di preallarme per il possibile divampare di roghi. http://francescobottone.splinder.com/

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