VASTO - Parte oggi a Vasto, con la cerimonia inaugurale prevista nel primo pomeriggio, la terza edizione della festa nazionale dell'Italia dei Valori. E per tre giorni Roma non può fare altro che impallidire al cospetto di Vasto, vera 'capitale' politica d'Italia. La città adriatica diviene, ancora una volta e grazie alla scelta di Di Pietro, il palcoscenico sul quale sfileranno i 'big' della politica nazionale. Oltre allo stato maggiore del partito che fa capo a Tonino Di Pietro, in particolare la rappresentanza abruzzese e molisana, sono attesi esponenti politici, del mondo della cultura e accademici di portata nazionale. Economia, la situazione femminile tra occupazione, precariato e politica, le riforme istituzionali e il federalismo fiscale, politiche giovanili, politica e informazione, sono solo alcuni dei temi che saranno sviscerati nel corso della tre giorni vastese, approfonditi grazie alla presenza di esperti nei vari settori. Non mancherà, come è ovvio, un accenno alla delicata situazione politica abruzzese, dopo il terremoto giudiziario che ha affondato il Pd e la giunta Del Turco, a poche settimane dalla consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Nei giorni scorsi il leader nazionale Di Pietro, a chi gli chiedeva spiegazioni in merito ad un accordo tra Pd o PdL, ha risposto seccamente: ''Pd e PdL sono solo sigle. Non ci interessano i simboli o le sigle, guardiamo alle persone, e insieme alla certificato elettorale chiederemo ai nostri interlocutori anche il certificato penale''. Lapalissiano il pensiero dell'ex magistrato: la questione morale prima di tutto, prima di qualsiasi convergenza o accordo programmatico o elettorale che sia. Ed è proprio questa determinazione, questa posizione di 'terzietà' tra Pd e PdL che probabilmente affascia gli elettori, se Š vero che le quotazioni dell'IdV, soprattutto in Abruzzo e Molise, sono in costante aumento. http://francescobottone.splinder.com/