Sgominata la baby gang dei motorini

Michele D'Annunzio
16/09/2008
Attualità
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Minorenni terribili rubano un motorino, ma uno di loro prova a rivenderlo ad un parente della vittima. E' lì che sono cominciati i guai per una maldestra gang di diciassettenni, denunciati a San Salvo dai carabinieri. Tre di loro, M.V., A.C. ed S.C., dovranno rispondere di furto, il quarto, C.D.F., operaio che nei prossimi giorni diverrà maggiorenne, è invece accusato di incendio. La vicenda ruota intorno a due motorini, uno rubato a maggio, l'altro incendiato pochi giorni fa. Il 30 maggio scorso uno scooter sparisce a San Salvo sotto l'abitazione di una trentenne del posto. La banda di minorenni cerca di rivenderlo. Uno di loro, A.C. - forse assalito dai sensi di colpa, oppure solo ingenuo - cerca di piazzarlo giusto giusto ad un parente della vittima che, per nulla spaventato, rifiuta l'affare e lo costringe a scappare. Ma i problemi per il diciassettenne non sono finiti: i suoi amici vengono a sapere della mancata vendita e della persona contattata per concludere l'affare. A quel punto, cominciano i litigi. A.C. esce dal gruppo, ma i suoi ex compagni non gli perdonano la leggerezza commessa. Intanto, il motorino viene notato e segnalato da un cittadino. I carabinieri lo restituiscono alla legittima proprietaria. E' qui che si innesta il racconto del secondo episodio, quello relativo all'altro scooter. Nei giorni scorsi, a notte fonda, quando A.C è già a letto ed il suo ''Zip'' della Piaggio, è parcheggiato sotto casa. Lo ''Zip'' viene trascinato da mani ignote in mezzo alla strada e bruciato dopo essere stato cosparso di benzina o di altro liquido infiammabile. Non ne rimane praticamente nulla. I vigili del fuoco spengono l'incendio e ne accertano la natura dolosa. I carabinieri della Stazione di San Salvo cominciano ad indagare insieme ai loro colleghi della Compagnia di Vasto. All'inizio, l'ipotesi più accreditata è quella dell'atto vandalico. Testimonianze prima e pedinamenti poi consentono agli investigatori di capire il movente, trovare le connessioni tra i due episodi e risalire ai quattro minorenni, tutti incensurati. M.V., A.C. ed S.C. vengono denunciati per furto, C.D.F per incendio.

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