Muffa alle pareti che si riforma: cause e soluzioni definitive (naturali e non)

31/07/2020
Attualità
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La muffa, che scientificamente è costituita da un agglomerato di miceli, agli occhi dei più rappresenta solo un’antiestetica chiazza nera che può comparire in qualsiasi punto della casa. Oltre a questa fastidiosa e ingombrante presenza, le altre caratteristiche delle muffe sulle pareti sono la frequente ricomparsa e la tendenza a espandersi.

In entrambi i casi, se non si rimuove la causa che origina la manifestazione fungina, la responsabilità della ricomparsa e dell'espansione spetta all'aria, veicolo principale delle microscopiche spore.

Le cause della ricomparsa della muffa

A dispetto dell'insorgenza superficiale, nella maggior parte dei casi, le muffe attecchiscono nella struttura interna delle pareti. Le cause di questa comparsa sono:

  • la condensa: tra soffitto e pareti ci sono i cosiddetti ponti termici, vuoti architettonici necessari alla trasmittanza di calore. Come si può facilmente intuire, in questi punti e in assenza di un cappotto efficace, gli sbalzi di temperatura sono molto più frequenti, generando un accumulo di umidità;
  • il fenomeno della risalita: si presenta soprattutto in locali posti al pianterreno ed è causato dall'assorbimento dell'acqua da parte delle strutture verticali che portano in alto l'acqua depositata sul fondo;
  • le infiltrazioni: in questi casi, gli agenti atmosferici penetrano all'interno della protezione da esterni, rimanendone imprigionati. Impossibilitata a fuoriuscire e sottoposta alle temperature più elevate degli interni, l'acqua inizia a generare le spore fungine.

In tutte queste condizioni, le spore iniziano la loro attività di germinazione, una frenetica moltiplicazione che giunge a produrre anche centinaia di milioni di nuove spore al giorno.
A quel punto, sulle pareti interne, iniziano a comparire le ife, strutture filamentose microscopiche che a occhio nudo appaiono come minuscoli puntini neri. Nel corso di qualche giorno, le ife diventano miceli, macchie nere compatte e spugnose.

Oltre a essere brutte da vedere, le muffe possono anche emettere cattivi odori e risultare tossiche per l'uomo e per gli animali domestici. Per intervenire e rimuovere il problema alla radice, si può optare per soluzioni naturali o non naturali.

Qualunque sia l’opzione per cui si opti, è importante ricordare che alcuni sistemi non rimuovono il problema del tutto. Tuttavia, è possibile raggiungere un risultato eccellente ripetendo il trattamento preferito nel tempo, ricordandosi di fornire il massimo dell'aereazione possibile alla stanza trattata.

Soluzioni naturali per eliminare la muffa

Se si vuole procedere con soluzioni naturali, i modi migliori per agire sono:

  • mix di acqua e bicarbonato;
  • idrosoluzione con aceto.

Nel primo caso, basterà sciogliere 25 grammi di bicarbonato in 500 ml di acqua calda. Dopo aver fatto raffreddare il composto, si può versare in un erogatore spray per applicarlo comodamente sulla superficie.
Basterà lasciarlo agire per 10 minuti e procedere poi alla rimozione con un panno umido. Le dosi consigliate sono relative e vanno modulate in base all'ampiezza della zona da trattare.

Lo stesso procedimento vale quando si vuole agire con una idrosoluzione ricca di aceto (2 parti di aceto su 10 di acqua). A differenza del precedente, però, non occorre scaldare l'acqua.

Vale la pena di ricordare che non occorre mischiare bicarbonato e aceto perché l'azione di questi due ingredienti tende ad annullarsi a vicenda, rendendo praticamente vana la soluzione.

Per avere un prodotto più incisivo, fatto in casa e assolutamente naturale, è possibile rinforzare l'azione di bicarbonato e aceto aggiungendo poche gocce di olio essenziale di lavanda o tea tree oil, entrambi dotati di potenti principi attivi fungigeni, battericidi e disinfettanti.

Se si deve operare su superfici lisce (mattonelle di doccia e cucina, battiscopa o marmi passanti e simili), può essere utile munirsi di una piccola spazzola a setole per rimuovere le spore.
Quando si propende per queste soluzioni naturali, sarebbe opportuno organizzare una vera e propria routine quotidiana (o più vicina possibile a tale frequenza), fino alla completa scomparsa del problema.

Soluzioni chimiche non naturali per eliminare la muffa

Nell'alveo delle possibilità a disposizione per liberare le pareti dalla muffa, i metodi più efficaci prevedono l'impiego di candeggina e di creolina. Trattandosi di soluzioni chimiche, è opportuno munirsi di dispositivi di protezione prima di procedere alla manipolazione di questi prodotti.
Dunque, per riparare il sistema respiratorio dai pericolosi vapori prodotti dai disinfettanti, occorre indossare guanti in lattice, una mascherina e occhiali o visiere da lavoro. In caso contrario, il rischio è quello di provocare superficiali ma fastidiose ustioni degli strati superficiali della pelle e, nei casi più gravi, un’intossicazione da agenti chimici.

La candeggina non va usata mai pura, nemmeno quando si opera su vaste superfici murarie. Pertanto, è preferibile diluirla in acqua in dose 1 a 1. Dopo aver preparato la miscela, va spruzzata sulla zona da pulire e lasciata in posa. All'aumentare del tempo di posa, aumenterà anche l'azione ossidante, sporicida e fungicida dell'ipoclorito di sodio.
Quando la macchia sarà passata dalla sua classica colorazione nera a una bianca, significa che è giunto il momento di pulire l'area con un panno pulito.

La creolina, invece, è un potentissimo disinfettante a base di Neosabenyl e o-xenolo, due agenti battericidi e fungicidi. La sua azione differisce da quella della candeggina perché la creolina disgrega la membrana cellulare dei funghi, polverizzandola.

Esistono due modi per usare questo disinfettante:

  • puro, direttamente sulla superficie da trattare;
  • diluito in acqua e irrorato sulla zona da sanificare.

Il primo caso è consigliato quando l'estensione della muffa è arrivata a coprire un'area abbastanza grande. In alternativa, quando si tratta di agire su angoli e piccole superfici, è preferibile diluire il prodotto.

La creolina ha un altissimo potere penetrante. Quindi, tra tutti i sistemi fin qui menzionati, è l'unico in grado di giungere fino alla radice del problema che scatena la muffa, eliminandolo e ponendo fine una volta per tutte a questo annoso disturbo domestico.

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