Caffè? Quello italiano è il più buono e vi spieghiamo il perché

27/08/2020
Attualità
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Il caffè ha origini antichissime e viene bevuto in tutto il Mondo anche se preparato in modi differenti. Oltre ad essere una bevanda molto comune e utile specialmente al mattino per iniziare la giornata con la giusta carica è anche un modo per ritrovarsi, per accogliere e per prendersi una pausa. Dietro al caffè oltre ad esserci una lunga storia vi è una vera e propria cultura e tradizione.

L’Italia è per il caffè il Pese per eccellenza. Il nostro buon caffè viene richiesto, acquistato e bevuto in tutto il Mondo e per noi è invece qualcosa di sacro. Il caffè per antonomasia in Italia è l’espresso, quando si va al bar o a casa di amici e parenti quando si chiede un caffè al 99% si riceve la classica tazzina bollente con un cremoso caffè espresso al suo interno.

Come si riconosce il vero e il buon caffè italiano? Ovviamente dal numero di sorsi in cui si finisce, generalmente 2 o 3 e certamente, anche dalla sua cremina dorata. Sono nate poi, per varie esigenze, altri due tipi di caffè, che per l’esattezza sono l’evoluzione del classico espresso, ovvero il caffè doppio e il cappuccino.

Il primo è un semplice espresso ma doppio, utile per chi ha bisogno di una dose massiccia di caffeina, mentre, il secondo è un espresso con aggiunta di latte e della sua inconfondibile schiuma bianca. Spesso e volentieri si beve a colazione insieme ad un cornetto. Tutte le altre tazzine di caffè che arricchiscono la giornata degli italiani sono consumate dopo i pasti principali e nel tardo pomeriggio. In media un italiano consuma dalle 4 alle 5 tazzine di caffè espresso, ovvero 5,6 kg all’anno.

La tostatura italiana dei chicchi di caffè

Ma cosa rende il caffè italiano il più buono fra tutti? Essenzialmente la sua tostatura. Dietro ad un buon caffè italiano vi è l’esperienza e la conoscenza dei nostri torrefattori, che sono l’orgoglio e i porta voce all’estero del caffè Made in Italy.

Si tratta di una tostatura definita “intensa” in quanto oltre a donare un aroma e un sapore inconfondibile al caffè dona al nostro organismo molti benefici. Questo perché la temperatura e i tempi per la tostatura dei chicchi di caffè lo rendono meno acido e quindi più digeribile e sano. Non è solo una percezione ma si tratta di vera e propria chimica. Infatti, il chicco di caffè non tostato è di colore verde, durante la tostatura assume un colore più scuro quasi nero ed è qui che sprigiona le melanoidine, che provocano numerosi benefici, fra i quali il suo potere antiossidante.

Certo non ci si aspetta che il caffè faccia parte della lista dei cibi antiossidanti, come le verdure e la frutta, ma in realtà stando agli studi condotti dalle Facoltà di Agraria e da quelli di Medicina della Federico II, il caffè è un ottimo alleato del fegato. Infatti, gli studi degli anni ’80 hanno dimostrato come un numero massiccio di consumatori abituali di alcool a dosi elevate ma che al contempo di caffè, avevano probabilità più basse di sviluppare malattie del fegato.

Si è giunti quindi alla conclusione che il caffè proveniente da tosature intense ha un effetto positivo e funge da scudo protettivo per il fegato. Non sono state però riscontrate migliorie sul processo di invecchiamento e su pelle e capelli, ma sicuramente un buon caffè mette di buon umore, che si può già definire una cura naturale per la bellezza.

Perciò più la tostatura è intensa più il caffè è scuro e ricco di vantaggi per la salute. Da precisare quindi che i caffè derivanti da tostature chiare sono originari e consumati nei paesi Anglosassoni, mentre, caffè scuri e intensi sono più orientati nei paesi del bacino Mediterraneo.

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