Ieri mattina si è tenuta una cerimonia commemorativa, in occasione dell'90° anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale che con la vittoria del 4 novembre 1918 consacrava l'unità della Patria. Anche quest'anno l'amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione sansalvese dell'Associazione Combattenti e Reduci, ha promosso la manifestazione che ha coinvolto le scuole della città accanto alle associazioni per ricordare i sacrifici dei soldati caduti e di tutti gli ex combattenti. Dopo la celebrazione della S. Messa e la deposizione della corona al Monumento ai Caduti, la manifestazione è proseguita con la Consegna dei diplomi di fedeltà ai soci più anziani dell'Associazione Combattenti da parte del presidente della sezione sansalvese Francesco Paolo Di Guilmi. Sono intervenuti anche il presidente della federazione provinciale dell'Aassociazione Combattenti il Cav. Fantacuzzi Panfilo e il Presidente della sezione provinciale degli Invalidi e Mutilati di Guerra, il Comm.re Biagio Rossi. Alla manifestazione era presente la banda della città di San Salvo e il coro della scuola media Salvo D'Acquisto che ha eseguito il brano ''Il signore delle cime''. Il sindaco Gabriele Marchese ha sottolineato l'importanza della memoria affermando che un popolo senza memoria è un popolo senza futuro: ''Vogliamo ricordare - ha dichiarato- tutti coloro che si sono battuti per difendere la bandiera italiana simbolo di democrazia e libertà. I caduti italiani furono oltre 600.000 e oltre 1.000.000 i feriti e i mutilati. Persone provenienti da ogni regione, di diversa tradizione e cultura, di differente estrazione sociale, si trovarono a combattere assieme, uniti a difendere la patria comune. Ricordare i sacrifici compiuti dai combatenti è doveroso affinchè i giovani conoscano e gli anziani non dimentichino gli eventi che hanno consentito la rinascita dell'Italia. Un grande debito di riconoscenza ci lega oggi anche alle forze dell'ordine che costantemente operano per garantire la a tutti i cittadini. Occorre lavorare affinchè si diffonda sempre più la cultura della pace, del dialogo tra gli individui e tra i popoli e non si creino più le condizioni di apertura di conflitti''. San Salvo 6 Novembre 2008