Paolo Rossi era stato scoperto in Abruzzo. Ricordando i primi passi del campione che ci ha lasciato troppo presto

11/12/2020
Attualità
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Paolo Rossi, l’eroe di Spagna ’82, soprannominato “Pablito”, rimasto alla storia del calcio per i suoi goal, non c’è più, un male incurabile lo ha portato via. Il suo ricordo, però, resterà sempre in tutti gli appassionati, in tutti coloro che hanno vissuto con grande entusiasmo le magiche notti di quella estate che lo aveva reso celebre con la vittoria della coppa del mondo conquistata soprattutto grazie alle sue 6 reti.

La sua carriera calcistica inizia dall’Abruzzo, quando a soli 12 anni, nel 1968, in un torneo di calcio giovanile in cui partecipa con la società Pignone di Firenze, viene insignito del premio di miglior giocatore della manifestazione nel mitico campo in terra della “Civitella” di Chieti. Luciano Moggi, allora osservatore e scopritore di nuovi talenti per la Juventus alle dipendenze del direttore generale Italo Allodi, notò quel ragazzino e dopo due anni Paolo Rossi arrivo alla Juventus con cui iniziò la sua entusiasmante carriera professionistica.

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