Castelguidone: ''Via Giardino è diventata un deserto''. L'ex sindaco Di Stefano contro il disboscamento in paese

Francesco Bottone
26/12/2008
Territorio
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CASTELGUIDONE - ''Via Giardino è divenuta Via Deserto''. E' l'ironico, ma amaro, commento di Roberto Di Stefano, ex primo cittadino del piccolo centro montano, a quella che è parsa una vera e propria operazione di disboscamento posta in essere dall'amministrazione comunale. Il taglio di numerosi alberi di alto fusto che sorgevano, da anni, davanti all'edificio scolastico, sta animando in paese, da giorni, un vespaio di polemiche. ''Incredibile quello che è successo a Castelguidone. - spiega Roberto Di Stefano - Da un po' di tempo si assisteva a qualche taglio di abete, di cipresso e di altre essenze in Via Giardino. Tutti pensavamo a un diradamento conseguenza di un'eccessiva vicinanza delle piante. Ma non era cos . Negli ultimi giorni camion con gru e motoseghe hanno completato il ''disboscamento'' lasciando sul campo solo un pino e altri due modestissimi cespugli ''rapati a zero''. Prima di tutto è da chiedersi se è stato il Corpo Forestale dello Stato ad autorizzare la ''mattanza'' e, se anche ciò fosse, non sarebbe stata una decisione opportuna. Ci auguriamo che cos non sia; ma se cos non fosse, perch‚ non si è intervenuti per impedirlo? Siamo sconcertati di fronte a un tale spettacolo. Restano visibili solo mozziconi di tronchi a testimoniare il vigore di piante poste a dimora nei decenni passati da mani operose e cervelli lungimiranti che riponevano grande speranza nel futuro. ''Se hai un progetto per il futuro, pianta un albero''. Quante cose avevano ascoltato quei tronchi e quei rami: il frullare delle ali e il cinguettio degli uccelli, i richiami e le grida di generazioni di alunni. Prima nella Scuola Media e Materna, successivamente nella Scuola dell'Infanzia e nella Scuola Primaria. Quanti esseri viventi avevano trovato rifugio tra quelle fronde, a quante tempeste avevano resistito, quante ''giovani confidenze di innamorati'' avevano ascoltate. Cari ragazzi del Paese, cari alunni, all'ombra di quei maestosi abeti e di quei cipressi odorosi non potrete più giocare e di quell'ombra non potrete più godere. Appassionati del gioco delle bocce, non avrete più ''l'ombrello protettivo'' e nei pomeriggi estivi la calura vi darà alla testa. Nel passato non sarebbero stati curati; la cura odierna, invece, è stata efficacissima, oserei dire che ha risolto il problema ''alla radice''. Infatti non esiste più Via Giardino a Castelguidone: il giardino è divenuto un deserto''. In chiusura, dopo lo sfogo, l'ex sindaco aggiunge: ''Taglio degli alberi... taglio della scuola? Ci resta da sperare che non sia un preludio. Se così fosse, sarebbe una desertificazione completa''. http://francescobottone.splinder.com/

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