Un esempio da replicare!

Quando il ‘privato’ batte il ‘pubblico’

Romolo Chiancone
04/09/2021
Attualità
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Per contraddire qualcuno che sostiene che io mi diverto a segnalare solo aspetti negativi di San Salvo, questa volta (ma non è certo la prima volta che lo faccio) parlerò di una caratteristica che contraddistingue molto positivamente questa città.

Mi riferisco alle numerose ‘rotonde’ stradali che contribuiscono a migliorare e rendere sicura la circolazione dei veicoli in città. Una presenza significativa che notai già dai miei primi contatti con San Salvo e che, in qualche misura, personalizza il territorio urbano ed extraurbano.

Ma, al di là della funzione che svolgono per quanto attiene alla sicurezza della circolazione, le rotonde sansalvesi si caratterizzano per una particolare, encomiabile specificità: sono piacevolissimi elementi di arredo urbano, che la maggior parte delle altre città (limitrofe e non) possono solo invidiare. 

Vere e proprie oasi di verde, ben disegnate, ordinatissime e puntualmente mantenute, le rotonde a San Salvo potrebbero addirittura diventare meta di visite guidate per turisti e, soprattutto, per i residenti che potrebbero ricavarne valido spunto per imparare ed evitare di sporcare il resto della città, secondo un andazzo (ahimè!) assai diffuso e ben noto.

Ciò detto mi preme precisare che l’eccellente risultato di cui sto parlando si deve alla cura di altrettante aziende locali, ciascuna delle quali ha ‘adottato’ una rotonda e la cura come una cosa propria, di famiglia. Grazie a loro San Salvo può vantare questa piacevolissima dote.

Ma, se in città esiste questa attenzione per il bello, mi chiedo allora perché dove la manutenzione di altri beni collettivi è rimasta in carico alla mano pubblica la differenza sia talmente grande da far gridare allo scandalo. E perché, ammesso pure che competenze e risorse pubbliche siano inadeguate alla complessità degli interventi necessari, non si estende il campo degli interventi privati in soccorso dell’Amministrazione Comunale, magari anche facendo ricorso ad adeguati incentivi?

 

Nota a margine: Mi corre l’obbligo di segnalare che la rotonda all’incrocio di via Grasceta con via Walter Tobagi meriterebbe una correzione alla sua base, per via della vegetazione molto alta che, di fatto, la rende pericolosa, nascondendo la visuale del traffico in senso opposto… Ma c’entra anche la cattiva abitudine (diffusissima, anzi prevalente e non solo nelle rotonde) di tanti utenti locali che non segnalano con gli appositi indicatori (le FRECCE!) che stanno cambiando direzione di marcia. La polizia locale ci ha mai fatto caso?

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