Palomba (IdV) all'assessore regionale alla Sanità: Tutelare i pediatri che operano nei centri montani

Francesco Bottone
13/03/2009
Attualità
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ALTO VASTESE - Gioca d'anticipo il consigliere regionale Paolo Palomba IdV) nel tentativo di tutelare i medici, in particolare i pediatri, che operano nelle zone disagiate dell'entroterra. Il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione si rivolge direttamente all'assessore competente, Venturoni, "perché vengano mantenute le agevolazioni previste dall'accordo nazionale di Pediatria e dall'accordo regionale per i pediatri che operano nei piccoli comuni dell'entroterra". Il rischio, infatti, è che alcuni bonus di cui godono, legittimamente, i pediatri 'di montagna', vengano cancellati dopo il rinnovo, ormai prossimo, dell'accordo regionale. Esiti, vale la pena ricordarlo, del terremoto che si è abbattuto sulla sanità Abruzzese dopo la scandalo in cui è rimasta coinvolta la precedente Giunta, quella dell'ex socialista Del Turco. Nella sostanza, i pediatri che operano nei piccoli centri montani, costretti a spostamenti continui su strade tortuose e malmesse, sarebbero equiparati, dal punto di vista economico, ai colleghi di Pescara o di Vasto, ad esempio. Appare abbastanza intuibile che a parziale ristoro dei maggiori disagi subiti i medici pediatri 'di montagna' debbano godere di qualche piccolo bonus, che si traduce, alla fine, in un migliore servizio per i pazienti. Proprio per scongiurare questa ipotesi, che arrecherebbe ulteriori disservizi nelle zone dell'entroterra, il vicepresidente della Commissione Sanità ha pensato a questa azione preventiva sull'assessore al ramo. "Si tratta di difendere i circa trenta pediatri, tra i quasi duecento in tutta la Regione, che operano, tra mille difficoltà, nei comuni pi— piccoli dell'entroterra. - spiega il consigliere Palomba (IdV) - Parliamo dunque di pediatri che ogni giorno si spostano su strade di montagna, spesso malmesse, in questo periodo ghiacciate, per garantire capillarmente un servizio utilissimo, che è quello dell'assistenza medica ai bambini. Privarli di quei pochi spiccioli in più che hanno come bonus è privo di qualsiasi logica e il rischio è quello di penalizzare, come sempre, i residenti nei centri minori". Foto Ercole D'Ercole

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