Il Canneto di "Lu quartabball" (Quartiere a valle)

Francesco Raspa
20/09/2021
Attualità
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In un recente passato, nell'immediata periferia di San Salvo, vi era un modesto canneto, adibito alla produzione di canne usate nel vigneto ad esso contiguo.
Poi lo stesso esaurì il suo ciclo produttivo e venne estirpato, ma il canneto fu lasciato dal suo proprietario incolto a verdeggiare, anche perché la sua escavazione richiedeva un costante e faticoso lavoro di sradicamento.
Il canneto era posto all'inizio di via Istonia e copriva esattamente l'area, dove oggi si trova l'edificio che ospitò per lungo tempo il bar "Casina delle Rose", ed ora vi è una moderna agenzia viaggi.
Quel canneto, oltre ad offrire una piacevole frescura estiva, serviva occasionalmente da riparo a taluni frequentatori per le loro esigenze fisiologiche, provenienti per lo più da alcune botteghe artigianali del centro, i cui laboratori erano spesso sprovvisti di servizi igienici.
Capitava frequente, quindi, di vedere sarti, calzolai, fabbri ecc., arrivare in luogo per quella necessità; qualcuno arrivava anche in bicicletta che lasciava appoggiata al canneto stesso o al cordolo della cunetta dell'allora Strada Statale 16, che attraversava gran parte del centro storico, per procedere nel suo percorso a meridione verso Montenero. Noi ragazzini, molto spesso, approfittavamo della sosta di quelle bici per imparare ad andarci, ma come potete immaginare erano sproporzionate alla nostra statura. Tuttavia, ciò non impediva di pedalare con un certo equilibrio in mezzo al telaio, al di sotto della canna.
A volte le imprecazioni dei malcapitati giungevano dietro le nostre peripezie, ma i più erano tolleranti o consenzienti.
Eravamo fortunati quando ci capitava tra le mani una bici da donna, che sembrava costruita apposta per noi.

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