SI VUOLE DISTRUGGERE IL CALCIO A SAN SALVO?

A cura della redazione
27/03/2009
Sport
Condividi su:

Insoddisfazione e amarezza da parte della U.S. San Salvo Calcio in merito ad un'ammenda di 500 euro, più una partita a porte chiuse, assegnata dalla FIGC al termine dell'ultima partita Sulmona - San Salvo. Nel corso del match infrasettimanale - disputatosi mercoledì pomeriggio a Sulmona, terminato con la sconfitta del San Salvo per 1 a 0 - una ventina di tifosi, di cui 5 dirigenti, sono stati accusati di aver lanciato e colpito con un'asta di bandiera il guardalinee della gara. Nessuno sembra essersi accorto di nulla: polizia, giornalisti presenti, dirigenti e tifosi stessi. Nessun tafferuglio sugli spalti, una partita assolutamente "tranquilla" dal punto di vista sportivo. Il guardalinee sostiene nel referto arbitrale di essere stato insultato e per ultimo colpito, con l'asta di plastica, dietro l'orecchio sinistro senza aver riportato alcun "trauma" del colpo. La domanda da parte dei dirigenti è: "come si fà ad accusare la tifoseria del San Salvo quando sulgi spalti erano presenti, in misura di gran lunga superiore, anche i tifosi del Sulmona? Non è che la Lega voglia arricchirsi a spese di società sportive come la nostra soltanto per "fare cassa"? "Noi dirigenti facciamo sacrifici enormi per portare avanti la squadra" - dichiara Mario Porchia amministratore unico della società - "lo facciamo con la massima umiltà e sportività, qualità queste che hanno sempre contraddistinto tutti i componenti della nostra società. Attenzione però, perchè l'umiltà non deve essere necessariamente scambiata per debolezza, anzi..." La denuncia questa voltà avrà un forte risonanza, contro tutti coloro che pensano di poter guadagnare ingiustamente e indegnamente sullo sport, e su chi ci crede. Mario Porchia - Amministratore unico della U.S. San Salvo

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: