Novità e conferme sansalvesi

Romolo CHIANCONE
12/12/2021
Attualità
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Da qualche giorno sono tornato a San Salvo per un breve soggiorno e, com’è mio solito, ho camminato molto per le sue strade, notando novità e conferme del modo di vivere della città. 

E prima, fra tutte le novità, non posso che segnalare la desolante vista della villa comunale defraudata dell’elemento che principalmente la connotava: parlo, ovviamente, dei famosi 26 pini. Oggi ho pensato che forse potessero essere ‘figli di un dio minore’, se è vero, com’è vero, che altri loro fratelli sono rimasti in piedi, ancorché anch’essi non propriamente belli-dritti e quindi (secondo quanto addebitato ai predetti ‘figli di un dio minore’) potenzialmente pericolosi.

Un’altra novità che ho subito notato è il rifacimento dell’asfalto di via Istonia. Bene, benissimo! Peccato, però, che secondo una già conosciuta (e mi pare consolidata) tradizione sansalvese, è tuttora priva della segnaletica orizzontale (linee di mezzeria, passaggi pedonali e delimitazione degli spazi per il parcheggio). 

Una conferma: i lampioni danneggiati in villa dall’incendio appiccato nella notte dello scorso 6 settembre sono ancora lì, nelle stesse deprecabili condizioni (vedi foto)… e mi chiedo quanto difficile sia provvedere alla sostituzione delle parti danneggiate. In fin dei conti si tratta solo di piccoli elementi plastici!

Nessuna novità anche in merito a quello che ho più volte definito ‘oggetto misterioso’ o ‘Innominato’, in conseguenza del suo maquillage esterno che, però, lo privò della sua riconoscibilità. Ne ho parlato l’ultima volta il 23 aprile scorso (leggi: ) dopo i precedenti interventi del 6 luglio 2020 (leggi: ) e del 22 settembre 2020 (leggi: ). L’altra volta mi chiedevo quali insormontabili ostacoli (ideologici? burocratici? stilistici? economici? scaramantici?) potessero impedire il ripristino (in una qualsiasi forma) della immediata identificabilità del Centro Culturale “Aldo Moro”; ora, invece, ho deciso che “Secondo me” si tratta di una precisa presa di posizione: non darmela vinta.

E mi auguro di essere perdonato se, con questa ipotesi (deliberatamente azzardata), mi autopromuovo a personaggio meritevole dell’attenzione (o disattenzione?) dell’Amministrazione Comunale.

 

 

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