Come riconoscere una relazione tossica e liberarsi da essa

21/01/2022
Attualità
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Il tema delle relazioni tossiche è, per fortuna, sempre più al centro dell’attenzione. Da diverso tempo, complici anche i social e siti tematici come espertiinamore.it, spazio web dove si parla delle numerose sfaccettature delle relazioni sentimentali - anche di quelle più oscure - il tema viene approfondito e sono molte le persone che si interrogano sulla propria situazione o decidono di aiutare amici o parenti che si trovano in una situazione di difficoltà.

Alla luce di ciò, è bene entrare nel vivo delle dritte utili sia a riconoscere la tipologia di relazione insana sopra citata, sia a uscirne.

Relazione tossica: i segnali da non trascurare

Come riconoscere una relazione tossica? Il primo segnale è quello della violenza fisica. Anche se non reiterata, va sempre condannata e deve portare a intervenire sull’equilibrio del rapporto.

Molto spesso, purtroppo, non si prendono in considerazione altri aspetti altrettanto importanti. Tra questi, rientra la violenza psicologica. Questo universo è ricco di aspetti anche complessi. Per rendersene conto basta rammentare che, nel caso del narcisista, essendo il focus su una persona che cerca attenzione e ammirazione, si può avere a che fare sia con un soggetto che sminuisce il partner, sia con una persona che, invece, si comporta mettendo in primo piano permalosità continua e atteggiamenti di vulnerabilità.

Si potrebbe - purtroppo - andare avanti tanto a parlare dei criteri che permettono di riconoscere una relazione tossica. Una parentesi in merito deve essere dedicata alla violenza economica. Dall’impedire al partner di lavorare fino a risentirsi in caso di spese fatte dalla suddetta persona con i propri soldi, sono numerosi gli atteggiamenti che devono mettere in allarme.

Come uscire da queste situazioni? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Uscire da una relazione tossica: gli step da seguire

Uscire da una relazione tossica può rivelarsi un percorso molto difficile. Anche se, come specificato nel paragrafo precedente, la tipologia di rapporto insano a cui stiamo dedicando queste righe può avere numerose caratteristiche, si può comunque parlare di alcuni step validi in generale.

Tra questi, rientra il fatto di interrogarsi sulla presenza o meno di una situazione di dipendenza affettiva. Sì, si tratta di una situazione affine a quella della dipendenza da sostanze. In questo caso, però, si continua a ricercare, sempre e comunque, l’approvazione di una persona. Se per ottenere questo obiettivo si mette a rischio la propria situazione lavorativa o la salute/serenità dei figli, è il caso di contattare un terapeuta specializzato.

Il percorso di uscita può passare, per esempio, attraverso il recupero delle attività messe da parte per la tenuta della relazione, siano esse legate alla vita privata o al lavoro (in questo frangente si può, per esempio, individuare gli step necessari per raggiungere l’indipendenza economica).

Essenziale è anche interrogarsi sulla possibilità, attraverso trattamenti specialistici, di cambiare il volto della relazione. In questo caso, è fondamentale la collaborazione del partner, che deve riconoscere il proprio stato di difficoltà e di mancanza (il che è tutto tranne che facile).

Se si inizia mano nella mano un percorso di ricostruzione del rapporto e della propria solidità personale, si può arrivare, in alcuni frangenti, a cambiamenti rilevanti.

Un caso a parte è quello in cui sono presenti violenze fisiche o persecuzioni. In queste circostanze, è fondamentale denunciare e impegnarsi per creare attorno a sé una rete di supporto. Non bisogna disperare se, a causa della relazione tossica, il dettaglio poco fa citato sembra inesistente. Quello che conta è fare il primo passo. A volte, infatti, può bastare chiedere aiuto allo psicologo specializzato al quale ci si è rivolti per scoprire l’esistenza, in prossimità della propria residenza, di realtà che si occupano di tendere la mano, attraverso alloggi protetti e percorsi di placement lavorativo, alle persone vittime di violenza.

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