Come la Provincia spende il denaro pubblico: "Otto milioni di euro per sei chilometri di strada". La denuncia di Tavani

Francesco Bottone
17/04/2009
Attualità
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OTTO MILIONI di euro per realizzare una strada di appena sei chilometri. I milioni sono di denaro pubblico, l'ente che li ha spesi è la Provincia di Chieti, e la denuncia arriva invece dal consigliere provinciale del PdL, Antonio Tavani. Il tratto di strada in questione è quella denominata Fara San Martino - Corpi Santi, sul versante del Sangro. Spiega, in una nota, il consigliere provinciale: "Su quell'opera sono già state finora destinate somme per un totale di circa 8milioni di euro. Sono stati già stanziati circa 16 miliardi delle vecchie lire per la realizzazione di una strada tecnicamente e strategicamente eccepibile". Nei giorni scorsi il consigliere del PdL ha presentato una interrogazione al Presidente della Provincia Coletti per avere chiarimenti in merito. In particolare Tavani chiede di sapere se "l'Amministrazione provinciale di Chieti ritiene equa la somma di circa 8 milioni di euro per realizzare un tratto di circa 6 km di strada; se è a conoscenza della grave situazione di frane e smottamenti (documentata fotograficamente, ndr) che interessa il II lotto in via di realizzazione, nonché la quasi totalità del I lotto". Pare quindi che nonostante l'enorme dispendio di risorse, data la lentezza dei lavori, le opere in via di realizzazione stiano già franando. Il consigliere Tavani chiede ancora a Coletti se "non ritiene che queste ingenti risorse investite in un capriccio di progettazione risalente a oltre quindici anni addietro non sia nel frattempo da definire rivedibile come scelta progettuale, strategica, politica e economica". In chiusura l'esponente dell'opposizione vuole sapere dalla maggioranza se "alla luce di quanto sta vivendo l'Abruzzo in termini di sacrificio di vite umane, di ingenti danni all'economia e al patrimonio storico e culturale per il drammatico terremoto a L'Aquila e provincia, non ritiene che il perdurare e il perseguire nella sua volontà di realizzare questa opera pubblica significhi spendere inutilmente tali risorse, ed inoltre un modo irresponsabile di esporre un intero versante a grave rischio di cedimenti e frane, con grave pericolo per gli uomini e le imprese del territorio".

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