Questa tornata elettorale già da qualche tempo è stata animata dai manifesti a sostegno della candidatura di Fabio Travaglini che ha proposto agli elettori il suo slogan:
“Con Te per scrivere insieme una nuova storia per San Salvo”.
Messaggio sicuramente accattivante, perfino coinvolgente per tutti coloro che avessero voglia di dire la propria guardando avanti, per partecipare a disegnare il possibile futuro della città.
Dopo qualche tempo abbiamo potuto prendere visione anche del messaggio diffuso dalla candidata Emanuela De Nicolis, che molto sinteticamente annuncia:
“San Salvo è sempre di più”
Non è proprio chiaro (in assenza di appositi puntini di sospensione) se si tratti solo dell’incipit della frase il cui completamento sembra affidato a quei cittadini che, quasi guardando indietro, volessero dire la loro su quell’ “è sempre di più” (presente che ovviamente è il riassunto del passato).
Infine è apparso anche il manifesto dell’altro candidato, Giovanni Mariotti, che si limita ad autodefinirsi:
“Un sindaco tra la gente e per la gente”
premurandosi di farci sapere (con altro, specifico e forse intempestivo messaggio) che, se sarà eletto, rinuncerà alla prevista retribuzione per quell’incarico.
In attesa dei risultati di questa competizione elettorale, succede che ci imbattiamo nei manifesti (numerosissimi) pro Travaglini e/o De Nicolis, quasi tutti affissi fianco a fianco, distribuiti per tutta la città. Ne deriva una quasi obbligata loro lettura in simultanea.
“Secondo me”, anche se immagino facilmente che non c’è stata alcuna preordinata, comune regia, questa lettura sinottica suggerisce che lo slogan della De Nicolis abbia quasi raccolto l’invito dell’avversario candidato Travaglini, quello (cioè) di scrivere tutti insieme qualcosa che riguarda il futuro di San Salvo, partendo dalla definizione di quello che “è”.
Per concludere: penso proprio che raccoglierò quest’ultimo invito (ancorché non palesemente espresso) e da questo stesso spazio proverò a segnalare di volta in volta quello che “secondo me” può forse concorrere a identificare San Salvo in quella città che “è sempre di più…”.
Romolo Chiancone