I diversi approcci con gli elettori

Qualcosa si comincia a capire

Romolo CHIANCONE
13/04/2022
Attualità
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Qualche giorno fa (esattamente lo scorso 3 aprile) ho già avuto modo di interessarmi dei manifesti elettorali che da qualche tempo occupano i principali spazi cittadini (e non solo quelli) dedicati alle pubbliche affissioni.

Certamente non mi ripeterò, ma nel frattempo qualche altra considerazione è maturata nella mia mente che non riesce a rimanersene pigra mentre ogni giorno ripercorro la maggior parte delle strade cittadine e mi imbatto continuamente nei manifesti in discorso. Cercherò di esporre queste considerazioni nella maniera più sintetica possibile.

Dei tre protagonisti di questa competizione elettorale ce ne sono due che, sui rispettivi manifesti elettorali, non hanno saputo fare a meno di attribuirsi in anticipo la qualifica di “sindaco”: uno, scrivendolo a carattere cubitali subito dopo il suo cognome, senza alcun’altra aggiunta; l’altro dichiarandosi “sindaco fra la gente, per la gente”. Due autoinvestiture che “secondo me” appaiono quanto meno anticipate, non foss’altro che sotto il profilo scaramantico (per chi ci crede).

C’è il terzo protagonista che, invece, ha preferito firmare il suo manifesto definendosi  semplicemente “Candidato sindaco - Elezioni amministrative 2022”.

E passiamo, invece, ai temi che, con una qualche regolarità, vengono ormai agitati, sostenuti e pubblicizzati dal candidato Mariotti non solo attraverso diversi canali mediatici, ma anche con proclami scritti a mano: stato di abbandono di via Venezia e 1° Vico Firenze, forno crematorio, verde pubblico, garitte, parcometri… tutti temi che (insieme a tanti altri) da otto anni a questa parte ho specificamente e più volte segnalato proprio su queste stesse pagine virtuali. 

Questa consonanza di temi non mi dispiace affatto, anzi solletica la mia vanità. Evito, però, di evidenziare i rimandi ai miei precedenti… sarebbero davvero troppi.

L’autoproiezione a ‘sindaco predestinato’ cui ci sta abituando il candidato Mariotti è chiaramente manifestata nello scritto esposto alla Porta della Terra e in piazza Giovanni XXIII (vedi foto). Lì possiamo leggere: “… saranno al centro della mia azione amministrativa… mi adopererò invece per costruire… la mia azione da sindaco sarà per uno sviluppo…” 

Che dire? “Secondo me” è fortunato chi vive di certezze (specie se anticipate), senza che il dubbio riesca nemmeno a sfiorarlo.  

Romolo Chiancone


 

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