50 anni di politiche UE in materia di efficienza energetica per gli edifici

10/08/2022
Attualità
Condividi su:

Politiche UE per l'efficienza energetica

L'Unione Europea si occupa di efficienza energetica negli edifici fin dagli anni '70, in risposta alla crisi petrolifera.

La prima politica dell'UE è stata la direttiva SAVE del 1992, che ha introdotto politiche tuttora in uso.

Un importante passo avanti è stata la direttiva sul rendimento energetico degli edifici del 2002 e le sue successive modifiche.

Gli standard di prestazione degli edifici stanno gradualmente convergendo verso edifici a energia zero.

Per una completa decarbonizzazione del patrimonio immobiliare sono necessarie ulteriori politiche e finanziamenti.

Efficienza energetica: cosa sta facendo l'Europa?

La riduzione della domanda di energia negli edifici attraverso l'adozione di politiche di efficienza energetica è un pilastro fondamentale della strategia climatica ed energetica dell'Unione europea (UE). 

L'efficienza energetica è emersa per la prima volta nell'agenda della politica energetica dell'UE negli anni '70 ed è stata progressivamente trasformata con il cambiamento delle politiche e delle priorità energetiche e climatiche globali e dell'UE.

Il processo di sviluppo europeo ha portato alla formazione di un quadro normativo che permette agli Stati membri di adottare le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati dall'UE in materia di efficienza energetica nell'edilizia pubblica, privata e residenziale.

Efficienza energetica ed impatto sui cambiamenti climatici

La produzione e il consumo di energia hanno un impatto significativo sui cambiamenti climatici a causa del loro contributo alle emissioni in atmosfera di CO 2 derivanti dai combustibili fossili.

Inoltre, l'elevata domanda di energia da parte dell'edilizia e delle costruzioni è una delle cause principali dell'inquinamento atmosferico in tutto il mondo.

Le politiche UE in materia di efficienza energetica per gli edifici hanno contribuito alla riduzione dei consumi energetici degli edifici privati e pubblici, contribuendo così alle emissioni complessive di CO 2 in atmosfera: le emissioni da fonti energetiche sono diminuite del 7% tra il 1990 e il 2012.

L'Unione Europea ha una lunga storia di azione per il clima. Nel 1992, al Vertice della Terra di Rio, è stata istituita la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e nel 1997 è stato adottato il Protocollo di Kyoto per attuarne gli obiettivi. 

Oggi gli sforzi globali per limitare il riscaldamento si stanno intensificando, e l'Accordo di Parigi del 2015 alla COP 21ha segnato un punto di svolta nei negoziati sul cambiamento climatico globale.

Come si ottiene la certificazione energetica in Italia?

Ottenere la certificazione energetica (APE) non deve servire solamente ad aumentare il valore commerciale dell'immobile, ma deve essere un passo verso la riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera.

Ottenere la certificazione energetica è un processo burocratico che richiede tempo e fatica. 

Il primo passo è quello di rivolgersi ad un tecnico abilitato dal Comune, che svolge le visite tecniche gratuite e che redige il report sullo stato energetico dell'edificio. 

A questo punto è necessario fare richiesta al Comune per ottenere l'APE. 

Per facilitare il tutto, liberarsi dalle fastidiosissime pratiche burocratiche, evitare multe e truffe online, potete rivolgersi a Certificazioneenergeticafacile.it, un servizio online di professionisti che si occupa da anni di rilasciare certificazioni energetiche in tutta Italia.

Quanto costa la certificazione energetica per un appartamento?

Il costo della certificazione energetica (APE) della vostra abitazione, come per la maggior parte dei servizi professionali, non ha una tariffa standard. 

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: