Da decenni, ormai, il festival della Canzone italiana registra, tra alti e bassi, una mole profondamente massiva di ascolti. Nel corso degli anni si è assistito al sorgere di numerose controversie, provenienti dalle cause più disparate. Dalla crisi economica alle peculiari esigenze dei cantanti, fino ad arrivare agli strafalcioni dei presentatori. Da qualche anno, però, il timone della kermesse sanremese è affidato ad Amadeus, presentatore d’élite per Rai che ha condotto due edizioni consecutive tra le più apprezzate dal grande pubblico e si appresta a presentarne un’altra, nella speranza di segnare una tripletta in termini di consensi.
I festival di Amadeus non sono stati liberi dalle critiche e dalle speculazioni dei detrattori e, di certo, ci sono stati dei momenti che non rispettavano il tenore generale dell’evento e la caratura storica di cui esso è rivestito. Ciò nonostante, mai come negli scorsi anni, il coinvolgimento delle persone, giovani soprattutto, è stato spropositato, grazie anche a numerose iniziative collaterali e interi dibattiti partiti sui social network. Il successo delle edizioni di Sanremo di Amadeus è, certamente, il frutto di una somma di fattori, tra atti interessanti che hanno calcato il palco dell’Ariston e idee innovative rispetto ai canoni che la kermesse ha rispettato negli anni scorsi.
Inutile dire che, adesso, le aspettative per questa nuova edizione del festival siano altissime, con diverse testate di riferimento che si riferiscono ad esso come un successo annunciato. Il primo festival di Amadeus è stato lo spartiacque tra il presente sanremese ed il suo pressoché glorioso passato. Il nuovo festival è assolutamente imprevedibile e, per questo, oggetto dell’interesse di milioni di persone, in Italia e non solo. I big sono già stati annunciati dal presentatore nel corso di un’intervista intrattenuta ai microfoni del Tg1. Nelle prossime righe, ci concentreremo sul fenomeno sanremese moderno, svelando i dettagli delle teorie degli addetti ai lavori e degli spettatori, sempre più appassionati.
Chi parteciperà a Sanremo 2023?
La line up sanremese ha sbalordito la stragrande maggioranza delle persone, vedendo annoverarsi nomi di gruppi e artisti che anche i fan più sfegatati credevano persi nel passato. Tra i nuovi fenomeni della canzone italiana, quindi, ecco che si fanno spazio artisti come Paola e Chiara e gli Articolo 31, costituendo una commistione di generi e sonorità particolarmente variegata. Momenti memorabili come la diatriba tra Morgan e Bugo, il trionfo dei Maneskin e l’esuberanza originale di Achille Lauro hanno, inizialmente, sollevato grossi polveroni mediatici, nel bene e nel male, facendo, oggi, parte di una nuova storia sanremese.
Sotto la direzione artistica di Amadeus, quindi, il Festival di Sanremo ha avuto modo di tornare ad essere un appuntamento televisivo fisso e atteso, scrollandosi di dosso la polvere che aveva addosso da troppo tempo. La kermesse si vede rinnovata sotto molti aspetti, con una nuova etichetta che, in ogni caso, non esecra l’identità storica dell’evento. La presenza dei nomi sopracitati e di moltissimi giovani, ben sei, lascia ben sperare per questa edizione, facendo di Sanremo qualcosa di completamente diverso e molto più innovativo rispetto al tradizionale appuntamento degli ascoltatori più attempati.
Un nuovo festival fresco e che parla ai giovani
Negli anni passati, assistevamo al susseguirsi di edizioni altamente fuori dal tempo, praticamente snobbate dai più giovani. Sotto la direzione di Amadeus, Sanremo è Bel Canto, certo, ma anche innovazione e freschezza, grazie all’ammontare di hit catchy, dedicate ai millennial che corrispondono ai gusti e ai canoni stilistici richiesti dagli appassionati di musica della nuova lena e, allo stesso tempo, degli ascoltatori occasionali. Il nuovo Sanremo non deluderà gli spettatori storici, ma si promette di incuriosire sempre più persone che negli anni passati lo giudicavano con riluttanza.
Fonte: Screenworld.it