Infrastruttura desktop virtuale: cos’è e a cosa serve

20/12/2022
Attualità
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Con la sigla VDI viene indicata l’infrastruttura desktop virtuale, che ha a che fare con l’impiego di macchine virtuali attraverso le quali vengono forniti i desktop virtuali, per una gestione ottimale. È un server centralizzato ad accogliere gli ambienti desktop, i quali vengono poi distribuiti su richiesta agli utenti finali. Nel caso della VDI è presente un hypervisor che si occupa di suddividere i server in macchine virtuali. Queste accolgono i desktop virtuali a cui accedono gli utenti tramite i loro device in remoto. A questi desktop virtuali si può accedere da qualunque dispositivo o da qualunque posizione, mentre il server host esegue l’intera attività di elaborazione. Un broker di connessione consente agli utenti di connettersi alle rispettive istanze desktop: si tratta di un gateway fondato su software che opera come intermediario fra il server e l’utente.

Le caratteristiche della VDI

Una VDI può essere definita come persistente o non persistente: si tratta di due tipologie differenti, ciascuna delle quali mette a disposizione dei vantaggi specifici. Nel caso di una VDI persistente, in particolare, un utente si connette a un unico desktop, il quale viene personalizzato a seconda delle sue necessità; infatti si salvano le modifiche anche nel momento in cui si reimposta la connessione. In pratica, il comportamento dei desktop di un ambiente VDI è uguale a quello di un desktop fisico personale. Per quel che riguarda la VDI non persistente, invece, si trattano dell’infrastruttura alla quale si connettono gli utenti a desktop generici, con le modifiche che non vengono salvate. Nella maggior parte dei casi si tratta di una soluzione più economica e più semplice, dal momento che non c’è bisogno di tenere i desktop personalizzati fra una sessione e l’altra. In molti casi si usa la VDI non persistente nelle organizzazioni che sono caratterizzate da un numero elevato di utenti operativi o che hanno dipendenti che provvedono a effettuare attività ripetitive, senza la necessità di un desktop personalizzato.

Buoni motivi per scegliere la VDI

Come si è già accennato, la VDI garantisce molteplici benefici: per esempio standard di sicurezza più elevati, una notevole flessibilità, una grande semplicità di accesso e la mobility degli utenti. Un tempo il deployment su sistemi legacy risultava troppo complesso, oltre che poco conveniente dal punto di vista economico, a causa dei requisiti di prestazioni elevate: come si può intuire, ciò costituiva una barriera per numerose aziende. Con il passare del tempo, tuttavia, le aziende hanno adottato sempre più spesso l’infrastruttura iperconvergente, il che costituisce una soluzione che mette a disposizione a un prezzo più basso alte performance e scalabilità.

La VDI oggi

Va comunque detto che la complessità continua a rimanere un tratto peculiare della VDI, che proprio per questo motivo non sempre costituisce una soluzione ottimale per la totalità delle imprese. Tuttavia le aziende che vi fanno riferimento possono beneficiare su standard di sicurezza molto alti, e il motivo è presto detto: i dati in un ambiente VDI risiedono non sul dispositivo client ma sul server. Proprio per questo motivo, se si verifica un furto o un dispositivo endpoint subisce un guasto, i dati possono essere protetti. I risparmi sui costi rappresentano un altro vantaggio di non poco conto: dal momento che l’elaborazione si svolge sul server, risultano nettamente inferiori i requisiti hardware per i device finali. Per gli utenti è possibile l’accesso ai desktop virtuali da tablet o comunque da device più datati, il che vuol dire che l’IT non ha la necessità di comprare nuovo hardware, il che comporterebbe un dispendio molto elevato.

Gli altri aspetti positivi della VDI

L’accesso remoto è un altro aspetto da tenere in considerazione quando si parla di VDI: gli utenti, infatti, hanno la possibilità di connettersi al proprio desktop virtuale da qualunque device o da qualunque posizione. Ecco, dunque, che i dipendenti hanno l’opportunità di accedere senza difficoltà alle proprie applicazioni e ai propri file, così da lavorare ovunque si trovino da remoto. Quello della VDI è, per di più, un modello a gestione centralizzata, grazie a cui l’IT ha la possibilità non solo di installare patch, ma anche di aggiornare i vari desktop virtuali di un sistema e configurarli senza alcuna difficoltà.

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