"La Storia scritta con il pirografo", la mostra a cura di Francesca Torricella e Alessandra Sforzini

redazione
19/07/2023
Cultura
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Da mercoledì 19 a domenica 23 luglio la Sala “Leone Balduzzi” della Porta della Terra a San Salvo accoglierà la mostra dal titolo “La Storia scritta col pirografo. Il Calzolaio: guerra tra Russia e Ucraina nel panorama mondiale”, a cura di Francesca Torricella e Alessandra Sforzini.

L’inaugurazione e la presentazione dell’esposizione pittorica avverrà mercoledì 19 alle ore 21:00.

“E’ un appuntamento molto atteso – commenta il consigliere comunale delegato alla Cultura Maria Travaglini – per un interessante percorso artistico per la mostra che verrà ospitata presso la Porta della Terra, luogo simbolo della cultura a San Salvo”.

La mostra resterà aperta con i seguenti orari: giovedì 20:00/23:00; venerdì 18:00/20:00; sabato 20:00/23:00 e domenica 20:00/23:00.

Il commento di Francesca Torricella

La storia di questa esposizione pittorica è un dono che offro in maniera gratuita alla città di San Salvo e narra un percorso di riflessione interiore ed esistenziale, di crescita personale e traccia il proprio cammino lungo un sentiero costeggiato da OrchIdee: non sono semplici fiori, ma visti sotto un’ottica tridimensionale, sono Idee della mente, le idee come dice Vecchioni “sono come le farfalle e non puoi togliergli le ali…”.

Sono fiori i pensieri, colorati come pennarelli tinti di svariate tonalità: sono eterni perché imprimono passi nel tempo, sono la fonte del nostro essere, parlano un determinato linguaggio, per trasmettere emozioni, il senso del nostro esistere: “Penso, dunque sono” recita la massima Cartesiana, in un processo di conoscenza . I pensieri sono anche le nostre azioni, ciò che siamo, ma quelli impressi in una tela o in un foglio restano per sempre per non perdere parti del nostro vissuto: per ricordare, richiamare al cuore alcuni significati profondi della vita, perché ricordando, relegando a sé alcuni valori fondanti e modificare quanto di distorto l’uomo ha creato distruggendo la bellezza del suo essere, si può dare vita al cambiamento.

Allora ogni dipinto avrà sempre un risvolto positivo nel reale e nel tempo.

E noi, comuni uomini mortali, faremo come l’arte del calzolaio. Ogni uomo è come un piccolo artista calzolaio che ripara pezzi dell’esistenza, che sistema le cose per lasciarle ai posteri migliori di come sono, per un cammino più comodo per tessere una società fondata sul benessere e l’agio che deve accomunare tutti e non solo i pochi.

I dipinti parlano e ci raccontano moltissime storie: la nostra società, le dinamiche sociali, le varie culture, la cultura nella sua massima espressione, il mondo intorno, luoghi, emozioni, affetti, sentimenti, eventi,  legami, è come affacciarsi alla finestra di una briciola fetta di questo universo ed esplorarla con curiosità.

 

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