Nubifragio sull'aquilano, continuano i disagi per le popolazioni terremotate

Antonino Dolce
02/09/2009
Attualità
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Ricevo la testimonianza di alcuni volontari impegnati giovedì scorso nel campo di Tempera. Il 27 agosto, la zona è stata colpita da un violento nubifragio con grandine e tromba d'aria, che ha messo a dura prova ancora una volta la resistenza di chi, dal 6 aprile, vive sotto il telo blu delle tende. L’acqua si è presto incanalata nel campo allagandolo, abbattendo tende e colpendo i dispositivi elettrici rendendoli inutilizzabili; tra le altre cose, si è verificato anche il corto circuito del frigorifero della mensa, mentre nel vicino campo di Paganica, alcuni pali della corrente elettrica sono caduti. Per limitare i danni, i volontari e gli ospiti del campo hanno creato, sotto la pioggia battente, argini di sabbia intorno alle tende rimaste intatte. Appena tornata la calma i ragazzi volontari del campo sono riusciti a ripristinare la corrente e rendere operativa la cucina, ignari del fatto che anche le loro tende erano state travolte dal nubifragio. La notizia di tali avvenimenti non è rimbalzata su nessun organo d’informazione, evidentemente assorbiti dalla copertura mediatica sull’allora imminente Perdonanza. Disagi e problemi concentrati tutti nello sconsolato pensiero dei più anziani che giovedì sera così commentavano l’accaduto: “Sopr'a lu cotte, l'accqua vullite!”

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