Finanziamenti: quale andamento oggi per i tassi dei mutui prima casa?

27/10/2023
Attualità
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La politica monetaria della BCE sta determinando ormai da molti mesi un continuo incremento dei tassi d’interesse, dei parametri che rappresentano il costo del denaro concesso dalla Banca Centrale Europea alle banche dei paesi UE. 

Questi tassi di riferimento condizionano anche il mercato dei mutui, poiché gli istituti di credito devono valutare quanto spendono per ottenere soldi in prestito dalla BCE per definire il costo dei mutui erogati ai propri clienti. In particolare, attualmente risale a settembre l’ultimo incremento (+0,25%), che ha portato i tassi al 4,5%

Anche in uno scenario così delicato e complesso, però, è possibile adottare delle strategie per accedere a un mutuo sostenibile per le proprie finanze così come per rimodulare un finanziamento già acceso. 
 

Come trovare un mutuo prima casa sostenibile

Per quanto riguarda i nuovi mutui prima casa, lo strumento più efficace per risparmiare a disposizione dei consumatori è rappresentato dalla comparazione delle rate dei finanziamenti. 

Confrontando i mutui prima casa su piattaforme specializzate come Facile.it, infatti, è possibile analizzare con calma e in modo accurato tutte le condizioni applicate dalle varie banche operanti in Italia, così da individuare le opportunità più in linea con le proprie esigenze.

Tra gli aspetti più importanti da considerare c’è il tipo di tasso e il TAEG, per capire se conviene scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile e analizzare i reali costi di ogni finanziamento.

Naturalmente, al momento l’aumento costante dei tassi di interesse europei deciso dalla BCE e iniziato nel 2022 ha reso più interessanti i mutui a tasso fisso, in quanto offrono una protezione maggiore contro l’andamento incerto dei tassi. 

In ogni caso, bisogna considerare che in genere un mutuo prima casa è un finanziamento di lungo periodo, con un lasso di tempo significativo che potrebbe rendere i mutui a tasso variabile più convenienti in futuro.

Queste dinamiche richiedono un’attenta riflessione sul tipo di mutuo da scegliere, valutando anche soluzioni come i mutui con cap per cercare di garantire sempre la massima sostenibilità finanziaria del finanziamento scelto. 

Cosa fare per ridurre i costi di un mutuo già attivo 

Per quanto concerne i mutui già attivi il problema riguarda quelli sottoscritti con un tasso d’interesse variabile. Infatti, per chi ha già stipulato un mutuo a tasso fisso gli aumenti dei tassi di interesse della BCE non hanno effetti diretti sul finanziamento, poiché il tasso viene definito al momento della sottoscrizione del mutuo e non cambia durante il pagamento delle rate. 

Anche nel caso in cui sia stato acceso un finanziamento a tasso variabile, ad ogni modo, è possibile provare a ridurre i costi realizzando una surroga del mutuo qualora si trovasse un finanziamento più conveniente con un altro istituto di credito.

La surroga consente di cambiare banca trasferendo il mutuo presso il nuovo istituto, con la possibilità di modificare una serie di caratteristiche del finanziamento come il tipo di tasso e la durata del mutuo. 

L’unico aspetto che non viene modificato è l’importo rimanente del mutuo, tuttavia ottenendo delle condizioni migliori è possibile beneficiare di un risparmio considerevole e rendere la rata più sostenibile. In alternativa, è possibile rinegoziare il mutuo, un’operazione da effettuare con la propria banca per valutare la possibilità di migliorare le condizioni del finanziamento senza cambiare istituto di credito.

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