A margine del Congresso PD

Domenico Di Stefano
24/09/2009
Attualità
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A margine del Congresso del PD di San Salvo che, in sintonia con i Circoli di tutta Italia, ha espletato la prima fase del lungo percorso per il rinnovo di tutti gli organi direzionali del partito (nazionali, regionali, provinciali e cittadini), esprimo qualche considerazione. Domenica scorsa hanno votato solo gli iscritti per la scelta dei Segretari Nazionale e Regionale, domenica 25 ottobre ci saranno le primarie per determinare il leader nazionale. I risultati del Circolo di San Salvo sono ormai noti. Voglio pubblicamente ringraziare gli iscritti che hanno sostenuto Dario Franceschini convinto che il loro sostegno, libero e coraggioso, possa confermarsi e migliorarsi alle primarie. Voglio oltremodo ringraziare l’Assessore Nicola Sannino con il quale condivido questa battaglia politica, intrisa di idee e prospettive. Perché di questo si tratta: idee e prospettive. Il 24% della Mozione Franceschini, a fronte degli amici del nutrito schieramento bersaniano (Mariotti-Boschetti-Marchese-Cilli-Segreteria al completo) è un risultato estremamente positivo soprattutto in ragione di un dibattito interno che è (dovrebbe essere) il sale della vita di un partito, ancor più democratico. Ritengo, riteniamo, che Franceschini incarni al meglio l’essenza del PD nato dal “mito originario” delle primarie e da una contaminazione che ha avuto i suoi limiti nei Dirigenti e non nel popolo di centrosinistra, già coeso e unito da tempo. Nessuno esclude l’organizzazione del partito, e Dio sa quanto è importante un partito presente, organizzato e “unito” anche nelle vicende amministrative!, ma se organizzarsi significa ripetere stanche liturgie per tutelare nicchie, più o meno corpose, d’interessi e poteri la strada del PD è davvero irta di ostacoli. Nelle grandi decisioni bisogna coinvolgere elettori e simpatizzanti, con regole chiare (ma questa è l’acqua calda) e con la consapevolezza che questo partito si rivolge agli elettori del 2020 e che a noi è attribuita la responsabilità di far maturare un capitale di idee, sogni, passioni e certezze. Il futuro Segretario Nazionale, chiunque esso sia (e chiunque esso sia sarà il NOSTRO Segretario), avrà questo compito, suggestivo e faticoso, oltre a quello di garantire la parità tra le istanze e le opinioni di tutti, di essere accogliente ed inclusivo come si conviene ad un partito che è chiamato a “recuperare” piuttosto che a “disperdere”. Con i democratici che sostengono Marino e Bersani (questi ultimi piuttosto “vivaci” per le diverse sensibilità al loro interno) vogliamo confrontarci a tutto campo perché a noi non interessa “litigare” negli spogliatoi ma piuttosto giocare la partita contro i nostri avversari politici. E possibilmente vincerla. Per chi è abituato da sempre ad un impegno politico PER e non CONTRO questa vicenda congressuale rappresenta l’ennesima speranza, l’ennesimo coinvolgimento, l’ennesima chiamata ad un progetto. Facciamo in modo, almeno stavolta, di non deludere i tanti che guardano al PD come risposta convincente per le future sfide e le future generazioni. Sarebbe bello entrare nel domani tutti insieme. E se così non fosse niente drammi: sappiamo bene che anche in politica, come nella vita, “domani è un altro giorno”…. Domenico Di Stefano Mozione FRANCESCHINI San Salvo

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