L’importanza di una dieta equilibrata per la salute intestinale

03/03/2024
Attualità
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Il corpo umano, se in salute, è una macchina perfetta e in equilibrio. A volte però può accadere che questo equilibrio venga alterato, favorendo la comparsa di problematiche e condizioni mediche che possono compromettere il nostro benessere. 

Spesso queste problematiche coinvolgono un organo molto importante per il corretto funzionamento di tutto il corpo: l’intestino.

L’intestino, infatti, è un organo fondamentale per il benessere dell’organismo, in quanto svolge numerose funzioni vitali, tra cui la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre, contribuisce anche al buon funzionamento del sistema immunitario.

Tuttavia, a causa di una cattiva alimentazione e di una dieta sregolata, questo prezioso organo può essere soggetto a diversi problemi e disturbi, come le infiammazioni e le infezioni.

Problemi intestinali e il ruolo dell’alimentazione

Uno dei principali fattori che influenzano la salute intestinale è l’alimentazione. Infatti, ciò che mangiamo determina la composizione e l’attività della flora batterica intestinale, ovvero il complesso di microrganismi che popolano il nostro intestino e che interagiscono con il nostro organismo. 

Una flora batterica equilibrata è essenziale per salvaguardare l’integrità della mucosa intestinale, regolare il metabolismo e mantenere in salute non solo l’intestino, ma tutto l’organismo. 

Tuttavia, una dieta sregolata, ricca di grassi saturi, zuccheri raffinati, additivi, alcol e cibi processati, può alterare la flora batterica, causando sintomi come dolore addominale, gonfiore, distensione addominale, alterata motilità intestinale e sangue nelle feci.

Quest’ultimo, in particolare, può rappresentare il sintomo di un disturbo più complesso, pertanto è importante approfondire attraverso esami di laboratorio specifici, come quello del sangue occulto nelle feci, un esame semplice, poco costoso e che permette di identificare la presenza di sanguinamenti del tratto gastrointestinale ed eventuali problemi correlati. 

Per effettuare l’esame ci si può rivolgere all’USL di appartenenza, a laboratori privati oppure a piattaforme di comparazione di prestazioni mediche come CupSolidale, che permette di prenotare facilmente molti esami medici, tra cui il sangue occulto nelle feci, in molti laboratori della propria città con la garanzia di prezzi congrui e tempistiche ridotte.

Cosa mangiare per mantenere l’intestino in salute

Per prevenire e contrastare i problemi intestinali, è importante seguire una dieta equilibrata, varia e ricca di fibre e nutrienti essenziali. La dieta migliore per mantenere in salute l’intestino è quella che rispetta e potenzia il microbiota intestinale.

Il microbiota intestinale, svolge, infatti, una serie di funzioni vitali per la salute umana, tra cui la digestione dei cibi, la sintesi di vitamine, la regolazione del sistema immunitario e la protezione dall'insediamento di agenti patogeni. Secondo alcune ricerche, la migliore dieta per il microbiota intestinale è quella mediterranea.

Questa, infatti, predilige il consumo di alimenti come verdure, frutta, legumi, cereali integrali, frutta secca, olio di oliva, pesce e latticini fermentati, ricchi di fibre, vitamine, antiossidanti, acidi grassi omega-3 e probiotici, che nutrono e proteggono il microbiota, stimolandone la biodiversità e la funzionalità.

Importanti sono, tuttavia, anche i metodi di cottura. Sono da preferire le cotture a vapore, al forno e alla griglia. Mentre è meglio evitare un abuso di fritture che, oltre ad essere molto ricche di grassi saturi, alterano le proprietà degli alimenti.

L’importanza dell’acqua per il benessere intestinale

Non è solo la giusta alimentazione a favorire un intestino sano, per il benessere intestinale, è fondamentale anche il ruolo dell’acqua.

L’acqua, infatti, è essenziale per idratare l’organismo e per facilitare il passaggio delle fibre nel tratto digestivo. Inoltre, aiuta anche ad eliminare le tossine e a mantenere la mucosa intestinale lubrificata e funzionale.

Gli esperti consigliano di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno e, contrariamente a quello che si pensa comunemente, questa non deve essere bevuta esclusivamente lontano dai pasti. 

Bere acqua durante i pasti, a piccoli sorsi, infatti, non solo non interferisce con i succhi gastrici, ma permette anche all’intestino di assimilare meglio i nutrienti e agevolare il transito intestinale migliorando, inoltre, la masticazione, la deglutizione e la digestione. 

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