A Tavenna il Monumento al 'Migrante'

Opera dello scultore Antonio Marcovicchio

redazione
07/05/2024
Territorio
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Sabato 4 maggio a Tavenna, comune dell’entroterra molisano, è stato inaugurato il Monumento al "Migrante", scultura opera dell'artista locale Antonio Marcovicchio.

Scultura voluta dal sindaco Paolo Cirulli e dall'amministrazione comunale unitamente alla Cooperativa sociale L'Abbraccio e dal Consorzio Matrix, enti gestori del progetto di accoglienza “SAI Tavenna”

Il monumento, simbolo della ferita della migrazione dal proprio paese, è nel cuore di tutti coloro che hanno dovuto, devono e dovranno lasciare gli affetti più cari: “Un monumento dedicato tanto ai numerosi emigranti partiti da Tavenna che ai migranti che oggi scelgono Tavenna, accolti nel nostro comune attraverso i progetti di accoglienza o provenienti da altri paesi, o migranti di ritorno", ha affermato il sindaco Paolo Cirulli.

“Un’emigrazione, quella interna ed estera italiana, che tra l’altro continua a caratterizzare i nostri territori con l’evidente e conosciuta conseguenza dello spopolamento delle aree interne e rispetto alla quale il Progetto SAI Tavenna Ordinari si pone anche la finalità di promuovere un ripopolamento della comunità tavennese, favorendo inserimenti e integrazione delle famiglie beneficiarie del progetto - ha dichiarato Giulia Messere, educatrice e moderatrice dell’evento -. Con la realizzazione del monumento al Migrante, ci si pone l’ulteriore obiettivo di dare forma e partecipazione a questo processo di integrazione e inclusione sociale”. 

“Il monumento – ha detto Francesca Colella, coordinatrice del progetto -  rappresenta infatti il risultato finale di un percorso di memoria e condivisione storica dell’emigrazione italiana, portato in laboratori e incontri specifici con le famiglie beneficiarie che hanno avuto l’obiettivo di far conoscere l’emigrazione italiana al fine di sedimentare una consapevolezza, necessaria da  parte di tutta la comunità, della circolarità dei fenomeni migratori – siano essi di partenza e di ingresso – nonché della ciclicità dei processi di integrazione a questi connessi, in quanto  processi dinamici fatti di relazioni e di cambiamenti dove la convivenza nelle e tra le comunità diventa un obiettivo imprescindibile. 

“In un'epoca in cui il tema della migrazione divide le opinioni e influenza le politiche di molti paesi, è fondamentale ricordare che dietro ogni cifra, ogni statistica, ci sono esseri umani con storie, speranze e sogni. I migranti non sono solo numeri, non sono solo un problema da risolvere o una sfida da affrontare. Sono persone che fuggono da situazioni di conflitto, povertà e persecuzione, alla ricerca di una vita migliore per sé e per le proprie famiglie. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di costruire ponti anziché muri, di promuovere la diversità anziché la divisione, di diffondere la cultura dell'accoglienza anziché quella della paura e dell'odio”, ha aggiunto Rosa Milano, legale rappresentante del Consorzio Matrix. 

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