30 anni senza Senna: mille le celebrazioni del campione

13/05/2024
Sport
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Ai più giovani il nome di Ayrton Senna da Silva può non dire niente ma chiunque abbia avuto un cuore che abbia battuto per il mondo della Formula 1 sente nel mese di Maggio una profonda tristezza. Quella di Senna, infatti, è una delle figure più carismatiche e influenti nella storia del motorsport per eccellenza ed è anche uno dei nomi più importanti nel cuore degli appassionati di scommesse sportive di tutti i tempi, visto anche la sua doppia natura di pilota e simbolo.

Chi è Ayrton Senna e come ha fatto a finire per sempre nella storia dello sport è un qualche che analizziamo all’interno di questo articolo, prendendoci tutto il tempo e l’amore che serve. Andiamo insieme a scoprire come ha fatto Senna a trascendere il ruolo di semplice pilota di automobili diventando poi una delle più grandi icone mondiali se parliamo di passione, intensità e sopratutto coraggio, tre elementi che nel mondo dello sport possono fare la differenza tra chi lascia un solco nella storia e chi no. 

Chi è Ayrton Senna?

Nato nel 1960 a San Paolo, in Brasile, Senna ha iniziato fin da subito a mostrare un grande interesse per il mondo delle corse iniziando fin da subito a guidare i go-kart artigianali costruiti dal padre; questo approccio così precoce al mondo del motorsport è ciò che ha trasformato il un prodigio, tanto da farlo diventare molto rapidamente uno dei migliori piloti della sua madre patria. A soli 17 anni, infatti, Senna aveva già vinto il campionato sudamericano e aveva quindi dato inizio a una carriera molto brillante, che ben presto superò l’oceano Atlantico fino ad arrivare sulla cima del mondo del motorsport.

Nel 1984, a soli 24 anni, infatti Ayrton Senna entra nel mondo della Formula 1 sotto l’egida del team Toleman, mostrando fin da subito prestazioni notevoli come un secondo posto ottenuto a Monaco sotto una pioggia torrenziale. Nel giro di pochissimi anni Senna finisce per approdare alla Lotus (la stessa dove oggi lavora un sansalvese) e vince ancora più gare, diventando rapidamente uno dei più grandi piloti della sua eoca.

Il salto di qualità arriva nel 1988, con l’arrivo di Senna al team McLaren: qui la sua carriera raggiunge il suo apice arrivando a una delle scuderie simbolo dello sport e dando inizio alla sua incredibile rivalità con Alain Prost, altro grande pilota del mondo della Formula 1.

Senna ha insegnato a tutti come diventare immortali

Tra il 1988 e il 1991, Senna vince 3 mondiali e fa capire al mondo intero di che pasta fosse fatto, complice anche il dare il meglio di sé quando si trattava di guidare in condizioni estreme, specie con tantissima pioggia in pista. Questa caratteristica lo renderà uno dei piloti più spericolati e apprezzati al mondo, capace di trasformare la Formula 1 in un modo intensissimo di fare spettacolo.

La levatura morale del protagonista, però, superava di gran lunga il mondo delle quattro ruote: noto a tutti per il suo grande impegno umanitario, di Senna ancora oggi si ricordano gli istituti e le donazioni al fine di migliorare le condizioni di vita di migliaia di ragazzini brasiliani attraverso fondazioni umanitarie e una democratizzazione dell’educazione.

Nemmeno la morte del campione, avvenuto a Imola il 1 Maggio 1994, ha potuto fermare il lavoro della sua eredità. Ad oggi Senna è ancora un idolo in tutto il mondo, nonostante un tragico incidente che gli tolse la vita durante il Gran Premio di San Marino. Da quel momento in poi la Formula 1 non è più stata la stessa, complice anche importanti modifiche al regolamento al fine di migliorare la sicurezza dei piloti (a scapito della spettacolarità del motorsport).

Ancora oggi, però, Senna è studiato da piloti e studiosi per le traiettorie e il talento, trascendendo vita e morte in favore del più ricercato dei desideri dell’uomo: l’immortalità.

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