"Il Pd di Celenza non è affatto nel caos". Il consigliere Petrella replica al sindaco Venosini

Francesco Bottone
29/10/2009
Attualità
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CELENZA SUL TRIGNO - "Il gruppo di minoranza è compatto e coeso®". E' così che il consigliere comunale Petrella replica alle dichiarazioni del sindaco Venosini il quale, nei giorni scorsi, ha parlato di "caos all'interno del Pd". Si mantiene alto, a Celenza sul Trigno, lo scontro dialettico tra maggioranza e opposizione. Alle critiche, sul filo dell'ironia, mosse dal primo cittadino, in merito ad una situazione caotica all'interno del gruppo del Pd, risponde, a stretto giro, il consigliere Petrella, che rispedisce al mittente le accuse. "Ricordo al sindaco Venosini, - spiega l'esponente della minoranza - che si è dimesso il suo capogruppo di maggioranza, Di Laudo, mentre nel gruppo di minoranza siamo ancora tutti presenti". Entrando poi nel merito delle questioni poste, che riguardano l'installazione di un impianto fotovoltaico, Petrella aggiunge: "La mia posizione è stata sempre la stessa riguardo alle energie rinnovabili: sono favorevole alle pale eoliche, ma non condivido la gestione che ne sta facendo la maggioranza, che non ha salvaguardato i cittadini che per i terreni ceduti non hanno avuto nessun centesimo; non ci sono state sufficienti garanzie per la dismissione e soprattutto il contratto con la ditta che dovrà realizzare il parco eolico Celenza-Torrebruna è stato gestito solo da Celenza. E' nel caos chi prima era contrario alle pale eoliche, come Venosini che allora parlava di Parco di Caccavone e della tutela del granchio. Oggi ha cambiato idea e in quella stessa zona vuole farci il parco eolico. - continua il consigliere - Anche per i pannelli fotovoltaici la mia posizione è molto chiara. Sono stato sempre favorevole a pannelli da installare su edifici pubblici, perch‚ in questo caso c'è un vantaggio per il comune nel risparmio energetico. Per un impianto come quello che vogliono fare a Celenza su un terreno di 4,3 ettari non sono d'accordo perch‚ non rilevo benefici per i cittadini. L'impianto non rientra in un'ottica di sviluppo sostenibile in quanto non è prevista la dismissione dello stesso quando non sarà più in funzione; non è stato quantizzato il guadagno che ne trarrà il comune, anche dovrebbe aggirararsi intorno agli 8mila euro l'anno a fronte di un investimento di 8milioni di euro; inoltre questo investimento, non prevede nessuna ricaduta occupazionale. Come alternativa ho portato un esempio, ma ne potrei fare altri, di sfruttamento di 4,3 ettari di terreno che con un investimento di meno di 100mila euro, ottanta volte inferiore a quello per i pannelli, per un vigneto di qualità che potrebbe dare lo stesso guadagno favorendo anche l'impiego di forza lavoro. La minoranza era perfettamente consapevole di quello che stava facendo. Se da questo Venosini ha dedotto che la minoranza si trova nel caos più totale mi sembra un ragionamento di pura fantasia. Nel caos si trova invece la maggioranza ed è dimostrato dal fatto il consigliere Spalletta ha votato in dissenso con il suo gruppo".

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