La Regione Abruzzo in ritardo nella spesa dei fondi UE

20/05/2024
Attualità
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La Regione Abruzzo è in ritardo sulla tabella di marcia dell'utilizzo dei fondi UE. A dirlo sono i numeri: al 31 dicembre 2023 nei programmi FSE, FESR, FEASR e Piano Sviluppo e Coesione FSC le risorse non utilizzate ammontano a 1,312 miliardi di euro su un totale di 3,165 miliardi per il ciclo di Programmazione 2014-2020. Mentre per la Programmazione 2021-2027, le risorse non utilizzate sono 1,179 miliardi su circa 1,185 miliardi.

Una condizione che non solo rallenta la possibilità di sviluppo regionale, ma pone anche l'Abruzzo in una posizione di fanalino di coda rispetto alle altre regioni italiane. Secondo quanto pubblicato dall'Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l'Unione Europea, infatti, l'Abruzzo si trova all'ultimo posto della classifica italiana per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) del ciclo 2014-2020, al terzultimo posto per il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) nello stesso periodo.

Il quadro che l’Ispettorato sembra delineare è quello di una gestione inadeguata e una pianificazione non efficace per la spesa dei fondi UE. Risultati particolarmente gravi in un periodo di trasformazione del mercato come quello attuale, in cui non sfruttare la leva dei fondi pubblici significa perdere delle opportunità. 

Del resto i fondi europei sono concepiti per stimolare lo sviluppo economico, migliorare l'infrastruttura, sostenere l'educazione e la formazione professionale, e rafforzare il settore agricolo. L'inutilizzo di tali risorse mette in pausa questi benefici potenziali, ritardando progetti importanti e la realizzazione di infrastrutture essenziali che potrebbero dare un nuovo slancio alla regione.

Questo ristagno da un lato impedisce il progresso, dall’altro mantiene l'Abruzzo in una posizione di svantaggio competitivo rispetto ad altre regioni che stanno capitalizzando efficacemente le loro dotazioni europee. Un cambio di rotta è possibile, ma per ottenerlo è necessario un impegno attivo da parte delle amministrazioni che delle imprese del territorio.

L'ente regionale ha certamente bisogno di implementare una strategia più efficace e coordinata, che preveda una programmazione attenta e una realizzazione rapida dei progetti finanziati dall'UE. Mentre le imprese possono trovare supporto nella consulenza di realtà specializzate come Golden Group, società che da anni supporta le imprese nel processo di accesso ai fondi europei e che ha recentemente aperto nuova sede a Roma per essere più vicina all’Abruzzo e alle altre regioni del Centro e Sud Italia. 

Un ulteriore punto critico nella gestione dei fondi europei in Abruzzo è il ritardo nella quota di cofinanziamento regionale per i programmi PR FESR e FSE+ del ciclo 2021-2027. La Regione Abruzzo è tenuta a contribuire con una quota significativa, pari a 195,77 milioni di euro, che rappresenta il 18% del totale dei fondi destinati al territorio. Tuttavia, fino ad oggi, sembra che siano state allocate solo somme modeste, ben al di sotto delle aspettative e delle necessità.

L'assenza di un cronoprogramma chiaro per gli anni 2022, 2023 e 2024 ha lasciato bandi e finanziamenti di progetti in uno stato di incertezza, rendendo difficile per le aziende e le istituzioni locali pianificare adeguatamente le loro attività e investimenti. Il ritardo nell'utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Abruzzo rappresenta quindi un problema significativo che richiede di un intervento immediato e deciso.

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