Giovedì 20 giugno, alle ore 18.30 presso i locali del Museo civico “Porta della Terra” a San Salvo, si terrà la presentazione del libro “La Solitudine Maestra” di Ottavio Tramonte. 30 anni di appunti personali: l’approccio e il nutrimento psicologico dell’essere per un “guerriero” dei tempi moderni. “Un lungo viaggio che rievoca le gesta e la storia filosofica dei Samurai, Legionari dell’antica Roma e gli eroici Spartani.”
I Samurai seguivano un “codice del guerriero“ che enfatizzava virtù come la lealtà, il coraggio e la sopportazione. Il loro approccio alle arti marziali era intriso di una ricerca di perfezione e armonia, non solo fisica ma anche spirituale. I Legionari romani, pilastri dell'antica macchina da guerra romana, incarnavano la marzialità attraverso la disciplina ferrea e la tattica. La loro arte marziale non era solo fisica ma anche una questione di strategia e di mentalità, con un'enfasi sulla coesione del gruppo e sull'efficienza collettiva. Gli Spartani, noti per la loro spietata efficacia in battaglia, vedevano le arti marziali come un modo di vita. La loro società era fondata sull'ideale dell'eccellenza fisica e mentale, dove ogni cittadino era prima di tutto un guerriero. In tutte queste culture, le arti marziali erano più di una semplice preparazione al combattimento; erano un percorso verso la comprensione di sé e del proprio posto nel mondo. La marzialità, quindi, diventa una metafora della lotta interiore, un mezzo per forgiare il carattere e affrontare le sfide della vita con integrità e risolutezza.