FRESAGRANDINARIA - Ancora quei maledetti autovelox 'imboscati' sulla fondovalle Trigno, ma questa volta ci è scappato l'esposto alla Prefettura e ai Carabinieri. Testimone oculare di una palese violazione delle norme vigenti in materia, il presidente del Comitato Pro-Trignina, Antonio Turdò, ha richiesto l'intervento dei Carabinieri i quali hanno preso atto delle modalità di svolgimento dei controlli elettronici della velocità da parte della Municipale di Fresagrandinaria. Racconta lo stesso Turdò: "In data 11 novembre 2009, alle ore 11 circa, sulla statale 650, all'altezza del bivio di Fresagrandinaria, direzione Isernia, era posizionato un velomatici 512. Nelle vicinanze dell'attrezzatura era presente esclusivamente il vigile urbano, con nessuna autovettura di riconoscimento della Municipale. Di fronte al rilievo di incoerenza con la direttiva del Ministero degli Interni del 14.08.2009, che obbliga la presenza e visibilità oltre che del vigile anche della macchina di servizio in dotazione della Polizia municipale, mi veniva risposto che non si era a conoscenza della norma suddetta. A questo punto è stata mia premura chiamare immediatamente la Prefettura, e il Comando di Compagnia dei Carabinieri di Vasto per informarli che si stava svolgendo un servizio di controllo di velocità non rispettando la Direttiva ministeriale. In seguito è arrivato il maresciallo Di Stefano, comandante dei Carabinieri di Fresagrandinaria, che ha constatato che quanto denunciato era corrispondente al vero e si è dichiarato disponibile a rendere tutto ciò in verbale di sopralluogo. Al fine di rendere dimostrabile quanto detto, ho effettuato una foto (quella pubblicata, ndr) che rende palese ed evidente la difformità dalla prevista norma". E così, ancora una volta con una inoppugnabile prova fotografica, viene smentito ciò che i Vigili urbani e i sindaci di zona vanno ripetendo, cioè di svolgere i servizi autovelox nel pieno rispetto delle normative vigenti.