"Ci state assetando e allora sospendete le bollette"

Nove sindaci del territorio del Vastese insorgono contro la Sasi per la perdurante crisi idrica

redazione
06/08/2024
Territorio
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Sono nove i sindaci del territorio del Vastese che si sono riuniti ieri nell’Aula consiliare del Comune di San Salvo, per fare fronte comune contro la Sasi e la crisi idrica che si sta affrontando e di cui si prevede anche un ulteriore peggioramento nelle prossime settimane.

Presenti i primi cittadini di San Salvo, Roccaspinalveti, Scerni, Villalfonsina, Casalbordino, Monteodorisio, San Buono, Gissi e Furci.

Ci stanno assetando, si continua a parlare di situazione d’emergenza non prevedibile, ma ciò che stiamo vivendo si ripete oramai da anni, senza che si pongano reali soluzioni”, il pensiero espresso.

I sindaci hanno convenuto di richiedere con urgenza una riunione dell’assemblea dei soci della Sasi, per chiedere conto al presidente Gianfranco Basterebbe e al Consiglio di amministrazione dei provvedimenti che si stanno assumendo per far fronte al disastro in corso.

“Non ci accontenteremo della lista degli investimenti, vogliamo la rendicontazione dello stato dei lavori, e conoscere esattamente come viene redistribuita sui territori la poca risorsa oggi a disposizione - si legge in una nota -. Sono giorni che i nostri concittadini sono senz’acqua, stiamo provvedendo anche tramite la distribuzione porta a porta per i soggetti più fragili, ma per quanto possiamo andare avanti in questo modo?

La posizione comune di tutti i sindaci presenti è quella di chiedere alla Sasi la sospensione del pagamento delle bollette a partire dal 1 luglio fino al termine dell’emergenza,

"I nostri concittadini non possono continuare a pagare per un servizio che non viene erogato. Abbiamo disposto ordinanze, abbiamo svolto tutti i dovuti controlli, ma non basta, Basterebbe non può continuare, dopo quasi 10 anni di amministrazione della Sasi, ad imputare l’incapacità di gestione delle nostre risorse idriche allo stato del patrimonio ereditato, si dica esattamente cosa è stato fatto e non fatto, perché l’unica evidenza ad oggi è che i nostri concittadini e le nostre campagne sono assetate”, concludono i sindaci.

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