Sorgenti a secco e chiusure programmate, il punto su "una situazione drammatica"

Le sottolineature del presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe

redazione
14/08/2024
Territorio
Condividi su:

La sorgente sta registrando in questo periodo una portata al di sotto di quelle medie stagionali degli ultimi 20 anni (ad oggi la sorgente del Verde si attesta su una portata di 900 l/s a fronte di una portata media stagionale di 1.200l/s ed un fabbisogno 1.400 l/s) e purtroppo le proiezioni a breve termine e di medio periodo non sono delle migliori, anzi disegnano un quadro sempre più critico – ha ribadito il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe –. Le azioni che la Sasi ha intrapreso per fronteggiare questo momento emergenziale riguardano in primis le turnazioni, con un calendario che, al momento, riguardano circa 60 Comuni sugli 87 gestiti mediamente dalle 20 alle ore 6 del mattino fino ad arrivare a chiusure più prolungate dalle ore 13 alle ore 6 in alcuni centri dell’alto vastese e per altri dove le sorgenti superficiali sono quasi asciutte, integriamo con autobotti. Stiamo inoltre attuando azioni mirate di regolazione delle pressioni e delle portate sull’intero sistema acquedottistico al fine di ottimizzare la risorsa idrica e garantire, seppur minimo, una erogazione del servizio più prolungata maggiormente nei territori che soffrono maggiormente la mancanza d’acqua”.

Va ricordato che è stato chiesto ai Sindaci dei Comuni soci di predisporre delle ordinanze sull’uso razionale della risorsa idrica vietando l’utilizzo per altri scopi in modo da ottimizzare le quantità attualmente disponibile.

“Tengo anche a precisare che le turnazioni, oltre a creare disagi agli utenti, crea numerose criticità anche alla rete distributiva in quanto l’andamento delle pressioni di rete favoriscono purtroppo episodi di rotture di una rete fatiscente e che risale agli anni 50. Per questo abbiamo aggiunto alle attività ordinarie anche una squadra dedicata alla ricerca perdite che in questo periodo èquotidianamente impegnata nella ricerca delle perdite di rete e contestuale riparazione delle stesse. Si è data precedenza ai territori che presentano le maggiori criticità nell’approvvigionamento idrico e in vari casi abbiamo ottenuto ottimi risultati andando a recuperare portate che hanno raggiunto anche i 3l litri al secondo.

Servizio Autobotti

“Infine per garantire il servizio nei casi più gravi, utilizziamo 2 autobotti (da 6 mc e 5 mc) e, ad oggi, siamo in attesa di consegna (prevista per fine agosto) di un’ulteriore autobotte da 15mc. Le squadre sono impegnate quotidianamente dal lunedì alla domenica per una media di 4 carichi/scarichi giornalieri garantendo pertanto l’approvvigionamento idrico di circa 45mc giornalieri. Ricordo che il territorio gestito dalla Sasiconsiste in 87 comuni per la quasi totalità della Provincia di Chieti, pertanto anche da un punto di vista logistico, il ricorso alle autobotti deve per forza tenere conto delle distanze territoriali e delle differenti altitudini morfologiche del territorio e quindi la media di 4 carichi–scarichi giornalieri rappresenta un grande sforzo da parte dei nostri dipendenti che quotidianamente garantiscono questo servizio. E per ilraggiungimento delle zone che vivono una condizione di vera e propria emergenza, ricorriamo anche a servizi di autobotte esterni,sono interessate 4-5 ditte, che però, soprattutto in questo periodo, non garantiscono un servizio continuativo sia per precedenti accordi presi con altri gestori e sia per assicurare una priorità alle loro attività ordinarie (consistenti prevalentemente nel trasporto di latte o prodotti liquidi alimentari), siamo quindi continuamente alla ricerca di privati disponibili a garantire questo servizio”. Non si sta trascurando nessuna azione pur di cercare di ridurre le difficoltà.

E sul mancato rispetto degli orari di chiusura, altro punto oggetto di polemica e proteste. “ L’orario indicato nelle comunicazioni è calcolato in base alle manovre che i nostri operatori quotidianamente devono svolgere, pertanto l’erogazione idrica subisce delle conseguenti e logiche variazioni, consistenti anche in una chiusura anticipata rispetto a quanto comunicato – precisa Basterebbe – a causa di consumi anomali che possono ostacolare il corretto andamento del serbatoio, e la normale erogazione dell’acqua potrebbe anche ripristinarsi in ritardo rispetto l’orario indicato soprattutto nelle zone più distanti e più elevate rispetto al serbatoio, essendo quest’ultime idraulicamente più sfavorite. Saràripetitivo ma è doveroso anche in questo caso sottolineare che purtroppo la gestione della risorsa idrica e la regolazione della stessa, soprattutto in tema di chiusure e rispristino delle attività, non è quantificabile con previsioni certe al contrario di quanto accade con l’energia elettrica, in quanto il calcolo esatto delle tempistiche di chiusura–ripristino, oltre a fattori oggettivi quantificabili, sono fortemente influenzate da fattori di probabilità imprevedibili i quali incidono notevolmente sui tempi di erogazione oltre alle caratteristiche morfologiche e territoriali delle singole realtà comunali”.

Quali le soluzioni individuate?

“Partiamo dagli interventi fino ad oggi attuati o in corso di attuazione attraverso i programmi Sblocca Italia e Masterplan per un totale di circa 11 milioni di euro dedicati agli interventi ricadenti nel sistema acquedottistico del Verde, in particolare ricordo a tutti che un primo approccio significativo è stato avviato nei territori di Vasto e San Salvo con investimenti mirati alla ricerca delle perdite ed ingegnerizzazione delle reti per un importo di 3.100.000 euro. Il successo indiscutibile di tale esperienza, discusso e promosso sui tavoli tecnici nazionali, ha permesso di dare una risposta immediata a una situazione di grave criticità. Da una erogazione della risorsa idrica di circa 8 ore al giorno siamo passati a una copertura quasi giornaliera per gran parte dei territori comunali. Sulla scorta di tale esperienza – continua Basterebbe – sono stati richiesti ulteriori fondi a valere sul PNRR pari a circa 14.500.000 di euro e sottoscritto il relativo atto di concessione del finanziamento. Ad oggi i lavori di mappatura, digitalizzazione ed ingegnerizzazione delle reti sono in corso con l’obiettivo di raggiungere il target imposto dal PNRR di diminuire del 38% le perdite idriche fino ad oggi registrate”.

I territori interessati da questi interventi riguardano 16 Comuni:

ATESSA, CASALBORDINO, CUPELLO, FOSSACESIA, FURCI, GISSI, GUARDIAGRELE, LANCIANO, ORTONA, PAGLIETA, ROCCA SAN GIOVANNI, SAN BUONO, SAN SALVO, SAN VITO CHIETINO, TORINO DI SANGRO, VASTO.

“Lo stato di attuazione dell’intervento ad oggi è quello di aver mappato e digitalizzato circa 900 Km di rete e distrettualizzato  circa 500 Km di rete a  fronte dell’obiettivo PNRR di distrettualizzazione delle reti di 990km entro Dicembre 2024 per poi concludere le attività entro Marzo 2026 con l’obiettivo di distrettualizzazione delle reti per un totale di 1.468 Km. Ci troviamo, quindi, avanti nei lavori tant’è che abbiamo effettuato anche una prima campagna di ricerca massiva delle perdite e abbiamo affidato i lavori di riparazione per il recupero di queste perdite nei Comuni di Cupello, Furci, Gissi e San Buono che rappresentano anche i più colpiti dalla mancanza della risorsa idrica. Con questi interventi speriamo di dare una risposta immediata alla risoluzione delle criticità almeno per questi Comuni. Rimanendo sulla linea di finanziamento PNRR, ricordo anche gli ulteriori progetti in corso di attuazione legati al potenziamento del sistema acquedottistico del Verde per un totale di 48.218.000 euro così suddivisi:

– Potenziamento Adduttrice Verde 1° LOTTO in cui è prevista la realizzazione della terza condotta di adduzione nel tratto Fara San Martino – Casoli per un importo di 8.748.000 euro

– Potenziamento Adduttrice Verde 2° LOTTO in cui è prevista la realizzazione della terza condotta di adduzione nel tratto Casoli Scerni per un importo di 23.160.000 euro

– “Potenziamento della capacità di trasporto della risorsa idrica dell’Acquedotto Verde” in cui è prevista la realizzazione di un potabilizzatore da 200 litri al secondodal punto di derivazione ACEA delle condotte di prelievo dai laghi di Casoli e Bomba e realizzazione di una condotta per immissione nel sistema acquedottisticoVerde fino al partitore di Casoli nonché il rispristino delle apparecchiature elettromeccaniche ai pozzi della sorgente di Fara San Martino per un importo di 16.310.000 euro”.

Ad oggi, sono stati consegnati i lavori di tutti e tre gli interventi e si prevede la conclusione nel rispetto delle tempistiche PNRR entro Marzo 2026.

“Al fine di restituire un quadro completo sugli investimenti che la SASI sta attuando attraverso la richiesta di ulteriori finanziamenti su vari tavoli istituzionali, segnalo che, in sinergia continua con gli uffici Regionali ed ERSI, sono stati richiesti 4.000.000 di Euro nell’ambito della programmazione di misure urgenti (2024-2025) attuate dal commissario della siccità dell’acqua in cui sono state individuate azioni immediate per la risoluzione di problematiche emergenziali tra cui il riefficientamento–ripristino di tratti di rete distributrice particolarmente ammalorati ed interventi di riqualificazione ed implementazione del sistema di presa, accumulo e stoccaggio delle acque potabili. Per tali finanziamenti, siamo in attesa di sottoscrizione delle relative concessioni di finanziamento e dare avvio ai lavori considerando il termine massimo previsto di ultimazione che è Dicembre 2025.

In ultimo, con grande soddisfazione – conclude il Presidente – per i risultati ottenuti grazie al grande lavoro di pianificazione e progettazione strategica che i nostri uffici stanno svolgendo nonostante il numero limitato di risorse a disposizione, la Sasi ha presentato due importanti proposte progettuali in sede di programmazione PNIISSI (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali per la Sicurezza nel Settore Idrico) chesono state inserite quali prioritarie da parte della commissione ministeriale (nonostante la drastica selezione fatta a livello nazionale)e pertanto siamo in attesa di assegnazione fondi. Entro fine anno quindi contiamo di poter avviare il percorso di finanziamento dei due progetti così suddivisi:

– Riduzione delle perdite delle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e monitoraggio delle reti (a completamento delle attività per TUTTI i comuni gestiti dalla SASI) per un totale di 12.600.000 €
– Ripristino di tratti delle reti distributrici a carattere emergenziale (per la sostituzione di tratti di rete idrica ammalorati per TUTTI  i comuni gestiti dalla SASI) per un totale di 80.000.000 €.

L’attuazione di questi due importanti interventi consentirà dunque di chiudere un quadro programmatico importante per la nostra società consentendo di ridurre le perdite di rete per oltre il 50% rispetto alla situazione attuale attestandoci ben al di sotto degli standard nazionali ed europei richiesti di percentuale fisiologica delle perdite di rete del 25%.

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: